Una ricerca condotta presso
l'Università del Minnesota dimostra che gli effetti devastanti del
fumo sono pronti a scatenarsi già mezz'ora dopo che si è buttato il
mozzicone.
Si sa, fumare fa male – nel mondo
ogni giorno 3000 persone muoiono per cancro ai polmoni e nel 90% dei
casi alla sua origine vi è il fumo delle sigarette – ma che il
danno potesse essere così rapido non se lo aspettavano neppure i
ricercatori. Stephen Hecht (Masonic Cancer Center and Department of
Pharmacology - University of Minnesota) e collaboratori hanno seguito
in 12 fumatori volontari la produzione di un particolare idrocarburo
polinucleare aromatico (il fenantrene) associato al fumo della
sigaretta. La scelta di sorvegliare questo agente chimico è legata
al fatto che, una volta immesso nel sangue, produce una sostanza
tossica che induce le mutazioni genetiche all'origine del tumore.
Nello studio, pubblicato su Chemical
Research in Toxicology, si evidenzia come la produzione della
tossina raggiunga i valori massimi già 15-30 minuti dopo che i
volontari hanno terminato la loro sigaretta. Gli effetti sono così
devastanti e immediati, sottolineano i ricercatori, che è come
se la tossina venisse direttamente iniettata nel sangue.
Sigaretta, danno immediato
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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.
Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.