fbpx RU496: sì, no, forse | Scienza in rete

RU496: sì, no, forse

Primary tabs

Read time: 1 min

Cosa riserva il 2009 in sanità? Nelle previsioni che i giornali fanno tradizionalmente a fine anno, spicca la notizia del prossimo arrivo della pillola abortiva RU486 in Italia. Facile previsione, visto che la pratica per riconoscere la pillola anche nella farmacopea italiana è partita nel 2007 e il Comitato tecnico-scientifico dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha già dato parere favorevole all'immissione nel febbraio del 2008.
Immediate le reazioni. Con un comunicato del 16 dicembre, l'AIFA precisa che "non è a tutt'oggi ipotizzabile alcuna data per l'analisi del farmaco da parte del CdA e, quindi, per la conclusione dell'iter registrativo".
Il sottosegretario alla salute Eugenia Roccella parla di "punti oscuri" della pillola. "Andrà valutata la compatibilità di questo farmaco con la legge 194: nella sperimentazione di Silvio Viale a Torino e in Toscana nelle strutture con importazione diretta le donne hanno abortito non in ospedale, e certo non dopo i 3 giorni di ricovero previsti dalla 194" ha dichiarato all'AGI.
In realtà la legge 194 non parla di giorni di ricovero. Nel 2008, 26 ospedali italiani hanno sperimentato la RU486 in modalità di day hospital, e il 16 gennaio l'indagine contro il ginecologo Silvio Viale che ha sperimentato la pillola al Sant'Anna di Torino è stata archiviata. L'assenza di ricovero, insomma, non sembra costituire un problema per la legge.

Autori: 
Sezioni: 
Medicina

prossimo articolo

ToMove: le strade di Torino diventano un laboratorio della mobilità

Immagine della navetta a guida autonoma del progetto ToMove di Torino

Il progetto ToMove è un'iniziativa strategica della Città di Torino, finanziata nell'ambito del programma nazionale "MaaS for Italy". Concepito come un Living Lab, ToMove mira a co-sviluppare e testare soluzioni avanzate di mobilità che utilizzano tecnologie di guida cooperativa, autonoma e connessa. L'approccio di Torino privilegia la sperimentazione in condizioni reali e il coinvolgimento diretto di cittadini, imprese ed enti di ricerca. I tre dimostratori principali sono una navetta a guida autonoma, un Digital Twin della mobilità urbana e piccoli robot utilizzabili per le consegne a domicilio. Crediti immagine: Torinocitylab.it

Grazie al progetto ToMove a Torino, in piena città, su un normale circuito viario aperto anche al traffico privato, che si snoda attorno al Campus Einaudi e all'ospedale adiacente, da ottobre circola una navetta sperimentale a guida autonoma: i cittadini possono salire come su un qualsiasi mezzo pubblico (con la differenza che qui il servizio è su prenotazione e gratuito) e viaggiare lungo le cinque fermate coperte dal mezzo, basta prenotare sull’apposita app Wetaxi.