fbpx Un registro per i tumori infantili | Scienza in rete

Un registro per i tumori infantili

Primary tabs

Read time: 1 min

L'Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (AIEOP) e l'Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM) hanno deciso di creare il primo Registro italiano per le neoplasie infantili. L'obiettivo è tracciare una mappa che permetta di monitorare l'evoluzione di queste malattie nel tempo e nelle diverse regioni del nostro Paese. Attualmente, in Italia circa 1.500 bambini si ammalano di tumore ogni anno, con un incremento annuo costante dell'1,7%.

Il Registro aiuterà anche a capire le ragioni del continuo aumento dei casi di cancro infantile. La forma di neoplasia più frequente in età infantile è la leucemia linfoblastica acuta (rappresenta il 30% di tutti i tumori dei bambini e l'80% delle leucemie), un tumore che riguarda le cellule del sangue, ma i bambini possono essere colpiti anche da neoplasie del sistema nervoso centrale, dai linfomi (tumori del tessuto linfatico), dal neuroblastoma (tumore del sistema nervoso periferico) e da altre forme di tumore più rare.

Fonte: Aieop

Autori: 
Sezioni: 
Oncologia

prossimo articolo

La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.