fbpx Premio Feltrinelli 2012 | Scienza in rete

Premio Feltrinelli 2012

Primary tabs

Read time: 2 mins

Il nuovo Anno Accademico 2012-2013 viene inaugurato domani, 9 novembre, ai Lincei presso Palazzo Corsini a Roma. Sarà Lamberto Maffei ad aprire la cerimonia, con un intervento che illustrerà gli obiettivi di crescita culturale che l’Accademia intende perseguire con gli i programmi e gli impegni presi, rivolti in particolar modo alle fasce d’età più giovani della società.

Nella mattinata verranno consegnati i Premi Feltrinelli 2012, assegnati a Alberto Arbasino (Critica dello Spettacolo), Michele Loporcaro (Linguistica italiana), Lodovica Braida (Storia del Libro e della Scrittura) e a Remo Cesarani (Storia delle Letterature Europee). 

A questi si aggiunge il Premio speciale per una “impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario” consegnato al pediatra napoletano Luigi Greco, per il Progetto GULU - NAP per la sanità in Uganda, su iniziativa dell’Università di Napoli Federico II. Le motivazioni del premio si riferiscono alla creazione di una nuova Facoltà di Medicina nella zona settentrionale dell’Uganda dove sorge Gulu. La nascita di questa nuova realtà è stata possibile grazie alla collaborazione, siglata nel 2002, tra il governo dell’Uganda e l’Università di Napoli Federico II, che hanno grantito l’apporto sia finanziario con il contributo di molti Enti e la beneficienza di cittadini, che in termini di competenze e risorse umane, con il lavoro volontario di decine di docenti della Federico II. E' stato proprio Luigi Greco, già impegnato all'epoca in un progetto di malnutrizione infantile, a sottolinerare l'esigenza e l'urgenza di intervenire in una regione africana dove operavano solo 28 medici per 5 milioni di personeOra la facoltà non dipende più dal sostegno esterno italiano e tra i primi 102 medici laureati presso la facoltà, ci sono professionisti che operano sulle patologie a maggiore prevalenza nel Paese, come la malaria e la tubercolosi - malattie spesso trascurate - oltre a curare un programma nutrizionale per età pediatrica, che utilizza esclusivamente i prodotti alimentari disponibili sul posto, e delle attività di cura del fattore psicologico, particolarmente rilevante in una regione che porta i segni di una lunga guerra civile.

Il premio consiste di una somma in denaro di 250.000 euro.

Autori: 
Sezioni: 
Lincei

prossimo articolo

Alimentazione sostenibile: imparare dalla preistoria

Dimostrazione cottura preistorica

Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.