Il premio Nobel per la medicina e la fisiologia è stato assegnato quest'anno a Bruce Beutler e Jules Hoffmann per le loro scoperte sull'attivazione dell'immunità innata, e a Ralph Steinman (morto venerdì, proprio appena prima della premiazione, per tumore del pancreas) per la scoperta delle cellule dendritiche e il loro ruolo nell'immunità adattativa. Un premio quindi dedicato alle ricerche sul sistema immunitario.
Ecco cosa scrive nelle motivazioni la giuria del Nobel: "Scientists have long been searching for the gatekeepers of the immune response by which man and other animals defend themselves against attack by bacteria and other microorganisms. Bruce Beutler and Jules Hoffmann discovered receptor proteins that can recognize such microorganisms and activate innate immunity, the first step in the body's immune response. Ralph Steinman discovered the dendritic cells of the immune system and their unique capacity to activate and regulate adaptive immunity, the later stage of the immune response during which microorganisms are cleared from the body. The discoveries of the three Nobel Laureates have revealed how the innate and adaptive phases of the immune response are activated and thereby provided novel insights into disease mechanisms. Their work has opened up new avenues for the development of prevention and therapy against infections, cancer, and inflammatory diseases".
L'importanza dei tre studiosi viene raccontata molto bene nel recente libro di Alberto Mantovani I guardiani della vita (Dalai, collana Zenit, in collaborazione con il Gruppo 2003, 2011).
In particolare, le scoperte di Beutler e Hoffmann si iscrivono nell'epopea dei cosiddetti geni Toll. Come racconta Mantovani nel suo libro, la prima fondamentale scoperta dei geni "Toll" (così chiamati perché 'Toll' in tedesco significa 'stupefacente') venne fatta da Christiane Nusslein-Volhard che analizzando i cromosomi del moscerino della frutta attribuiscono a un gene le anomalie osservate sulle drosofile. Lo studio, pubblicato su Nature nel 1980, dà il via a una serie di studi successivi che mostrano come lo stesso gene 'Toll' sia essenziale per la difesa ddagli agenti infettivi. Dopo il Nobel conferito nel 1995 per queste scoperte, ecco un altro Nobel per gli ultriori sviluppi sui geni 'Toll'. Come racconta Mantovani: "Jules Hoffman e il suo giovane collaboratore Bruno Lemaitre a Strasburgo svelano, di nuovo nel moscerino della frutta, che il gene Toll non solo guida la formazione del corpo dell'insetto, ma è essenziale per la difesa contro alcuni batteri". Continua Mantovani: "Tutti questi studi hanno stabilito con certezza il principio che Toll abbia a che fare con le difese immuni. Ma quando si passa ai mammiferi, i geni Toll (in questo caso detti Toll-like receptors o TLR, letteralmente: recettori simili a Toll), sono assai diversi da quelli di Drosophila. Ecco dunque entrare in gioco, nella nostra storia, un topolino. Un tipo molto particolare, a dire il vero: C3H/HEJ, studiato dall'immunologo statunitense Bruce Beutler che indagava le ragioni alla base della sua naturale immunità allo shock settico, una gravissima infezione generalizzata a tutto l'organismo. Questo quadro patologico, responsabile di circa 30mila morti ogni anno, è causato da una risposta imfiammatoria eccessiva e incontrollata scatenata dal sistema immunitario in seguito al riconosciemnto nel sangue del lipopolisaccaride (o endotossina),, un aparticolare sostanza presente in alcuni batteri. Bruce Butler 'camminava sul cromosoma' come si diceva negli anni Ottanta: studiava ciè i cromosomi di C3H/HEJ per individuare il gener responsabile della sua resistenza alla sepsi, pensando alla sua potenziale importana clinica. Imbattendosi in un gene molto simile al Toll coinvolto nel sistema di difesa della Drosophila, capisce di aver trovato ciò che cercava. E identifica con precisione la funzione di quella che è in realtà non solo una, bensì un'intera famiglia di molecole ( nell'uomo ce ne sono più di 10). Localizzati su olte cellule dell'immunità e in particolare sulle cellule dendritiche, I Toll-like receptors sono sensori della presenza di microbi dove non dovrebbero esserci, e segnalano anche un eventuale danno a un tessuto. L'importanza del loro compito consiste nell'innescare un segnale di allarme nelle cellule sentinella dell'immunità innata, che a loro volta provocano la risposta dell'immunità specifica attivando l'azione deilinfociti T e B e dei macrofagi".
