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Petizione dell’European Sociological Association

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Petizione dell’European Sociological Association contro la marginalizzazione delle Scienze Umane e Sociali (SSH) all’interno della ricerca europea

Il nuovo programma europeo per la ricerca e l'innovazione, Horizon 2020, avviato nel 2014,  riserva un’attenzione più che marginale alle Scienze Sociali e Umane. L’indicatore finanziario è chiaro al riguardo. Nonostante Horizon 2020 possa godere di un budget decisamente superiore a quello del Settimo Programma Quadro (2007-13) – circa 25 miliardi di euro in più – il finanziamento alle SSH è addirittura diminuito. Questa diminuzione non è causale, ma si lega al ruolo periferico assegnato alle SSH nell’Europa che il programma prefigura. I cosiddetti ‘pillars’ di Horizon 2020, intrecciati ai temi della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo, sono tre: Excellent Science, Industrial Leadership e Societal Challanges. Quest’ultimo è composto da sette aree, delle quali solo una – la sesta, denominata Europe in a Changing World. Inclusive, Innovative and Reflective Societies – risulta  legata in modo diretto alla SSH . Va aggiunto che l’area che ci riguarda più da vicino è anche, tra le sette, in assoluto quella con un finanziamento più contenuto.

In questo quadro la petizione dell’European Sociological Association chiede al Parlamento Europeo, al Consiglio dell’Unione Europea e alla Commissione Europea:

  1. di finanziare  le SSH almeno allo stesso livello del precedente Programma Quadro;
  2. di sviluppare, all’interno di Horizon 2020, un approccio realmente interdisciplinare capace di valorizzare le SSH;
  3. di ristabilire  uno specifico Direttorato dedicato alla ricerca nell’ambito delle SSH all’interno della Direzione generale per la Ricerca e dell’Innovazione della Commissione Europea. 

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Scienza sociali

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Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.