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I nostri creativi? Sono a scuola

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Dispositivi che bloccano l’automobile se il guidatore ha bevuto o parla al cellulare mentre guida e segnalano anche l’arrivo di un pedone o un ciclista all’apertura della portiera. Un cappellino e un pendaglio da portare al collo dotati di sonar che aiutano i non vedenti ad evitare gli ostacoli. Un test basato sull’aroma che rivela la qualità dop dei salumi italiani.
Sono le tre innovazioni vincitrici della quinta edizione ‘InvFactor - anche tu genio!’, competizione organizzata dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr) con la collaborazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Le invenzioni sono state scelte da una giuria di esperti durante la cerimonia di premiazione - tenutasi questa mattina presso lo Spazio Europa - tra nove tecnologie finaliste,. “La gara vede coinvolti sempre più istituti: quest'anno sono arrivate 47 invenzioni da tutta Italia, realizzate dagli studenti coadiuvati dagli insegnanti nel corso dell’anno scolastico. Le tematiche di ricerca più frequenti sono ambiente, sicurezza e protezione dei più deboli”, spiega Rossella Palomba dell’Irpps-Cnr, coordinatrice della manifestazione.
Il primo posto è stato conferito a ‘Tripla sicurezza per auto’ dell’Isis ‘Enrico Fermi’ di Bibbiena (Ar). Per contrastare stragi del sabato sera e incidenti causati dalla distrazione gli studenti hanno messo a punto tre dispositivi per auto, che possono essere assemblati in un’unica apparecchiatura: ‘No smartphone’ attiva un display con messaggi luminosi e sonori se il guidatore usa il cellulare mentre l’auto è in movimento; ‘No alcol’ è composto da tre sensori che rilevano la presenza di alcol nell’aria, e impediscono l’avviamento dell’auto, inviando un messaggio a un numero amico; ‘No apertura improvvisa della portiera’, con un sensore a ultrasuoni posizionato nello specchietto sinistro, rileva l’arrivo di un mezzo e avverte con un segnale luminoso e acustico. L’Istituto, che aveva già vinto l’anno scorso grazie al seggiolino ‘salva bimbi’ dimenticati nelle vetture, torna quest’anno sul tema della sicurezza stradale.
Il secondo premio è andato ai sonar realizzati per agevolare il movimento delle persone non vedenti messi a punto dagli studenti dell’Iti ‘Michele Giua’ di Cagliari, che nel 2011 aveva vinto il primo premio con il robot Gavin. ‘S-MAR-3D’ è integrato in un cappellino che rileva intralci sia nello spazio sia sul pavimento, mentre ‘Gemma Sonica’ è una medaglia da portare al collo che genera un numero minimo di segnali per spazi meno affollati. La carta d'identità chimica dei salumi Dop italiani degli studenti dell’Iti ‘Montani’ di Fermo ha meritato il terzo premio. Il metodo presentato si basa sull’analisi dell'aroma degli insaccati attraverso una tecnica di campionamento, l’estrazione SPME (Solid Phase Micro-Extraction), e l’utilizzo del gascromatografo accoppiato ad uno spettrometro di massa. In tal modo si riesce ad avere una sorta di identikit chimico che impedisce la contraffazione e testimonia l’origine del prodotto italiano.
Il direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti ha dichiarato: “Il futuro dell'economia europea ma anche il futuro di noi stessi è sempre più legato alla ricerca e all'innovazione. Non a caso, per i prossimi 7 anni, l'UE vi ha posto forte accento e dedicato più di 80 miliardi di euro. I giovani premiati oggi saranno coloro che aiuteranno l'Europa a vincere questa sfida cruciale”.
Le tecnologie vincitrici saranno esposte venerdì 26 settembre a ‘Light: accendi la luce sulla scienza’, manifestazione organizzata da Irpps-Cnr a Roma, presso il Museo Civico di Zoologia e l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù (sede di viale San Paolo) nell’ambito della ‘Notte dei ricercatori’ promossa dall’Unione Europea.

Ufficio Stampa CNR

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La favola del taglio dei posti letto e degli ospedali in Italia

È di pochi giorni fa un appello del Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani, secondo cui «Si stima che, negli ospedali italiani, manchino almeno 100mila posti letto di degenza ordinaria e 12mila di terapia intensiva». Ma è giustificata quest'implicita richiesta? 
Le politiche di riduzione dei posti letto e degli ospedali sono iniziate già nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, per trasferire al livello territoriale parte dei ricoveri e della loro durata. Molti altri paesi hanno meno posti letto rispetto all’Italia, che rimane nelle migliori posizioni quanto a vita attesa alla nascita, mortalità evitabile e indicatori di qualità dei servizi.

Crediti immagine: Levi Meir Clancy/Unsplash

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