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Italiane e innovatrici

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Una giuria di esperti internazionali  ha assegnato a Reykjavik gli European Union Women Inventors & Innovators  Awards, riconoscendo all’italiana Alessandra Fierabracci il titolo di Miglior Inventrice europea nella sezione “Education” (terzo posto assoluto). 

Altre cinque finaliste italiane - tre ricercatrici e un’imprenditrice - hanno ottenuto menzioni speciali e raccolto grande apprezzamento da tutti i numerosi partecipanti alla conferenza internazionale "SUSTAINABLE IDEAS AND CREATIVITY FOR SOCIAL AND ECONOMIC GROWTH", organizzata da GWIIN/EUWIIN (rete internazionale di donne inventrici e innovatrici, cui afferisce l’ associazione italiana ITWIIN). I lavori della conferenza, aperti dalla Presidente  della Repubblica d’IslandaOlafur Ragnar GRIMSSON e dal ministro dell’Industria Katrin JULIUSDOTTIR, sono svolti il 7 e 8 settembre nel New Harpa Conference Centre della capitale islandese.

Alessandra Fierabracci aveva già partecipato all’edizione 2010 del concorso italiano ITWIIN (Associazione Donne Inventrici e Innovatrici) ed era entrata nella rosa delle finaliste grazie a brillanti ricerche condotte nel Laboratorio di Immunologia dell’Ospedale Romano Bambin Gesù. Qui Alessandra  è approdata nel 2001, dopo aver conseguito nel 1996  il PhD (dottorato di ricerca) in Immunologia e lavorato a lungo alla London University e all'Università di Pittsburgh (Pennsylvania, USA). I suoi studi sulla patogenesi delle malattie autoimmuni nell’uomo aprono importanti prospettive alla predizione dell’ insorgenza della malattia diabetica: Alessandra ha infatti messo a punto un kit che consente la rilevazione delle cellule T autoreattive verso la proteina GAD65 nel sangue periferico di pazienti affetti da diabete di Tipo 1.  Al ritorno dall’Islanda, ha dichiarato: “Sono molto grata all’associazione ITWIIN che mi ha aperto la strada per l’Islanda. Il risultato conseguito a Reykiavick mi rende felice, anche perché ho visto che la giuria e tutti i partecipanti hanno colto l’impegno e la determinazione che contraddistinguono la vita di un ricercatore”.

 Menzioni speciali hanno ottenuto in Islanda anche:

-Carla Ferreri, laureata in Farmacia all'Università di Napoli e specializzata nel 1981 in Farmacia Ospedaliera.  Nel 1983 Carla collabora col gruppo del Prof. E. Wenkert dell'Università di San Diego, California, per poi rientrare all’ Università di Napoli  presso il Dipartimento di Chimica Organica e Biologica. Dal 2000  collabora col dott. Chatgilialoglu nel campo dei radicali liberi: attualmente e’ Primo Ricercatore presso l’ISOF-CNR nell’Area di Ricerca di Bologna. Gli interessi di Carla riguardano la chimica dei radicali liberi e in particolare la lipidomica della membrana cellulare. Da tali ricerche è scaturito il progetto innovativo “Profilo lipidomico di membrane cellulari, un approccio molecolare applicato alla salute umana” e la nascita dello spin-off del CNR “Lipinutragen”: in quest’ambito è stato sviluppato – sia a livello industriale che  commerciale – il FAT PROFILE®  per l’analisi lipidomica delle membrane cellulari. Questo innovativo prodotto permette al medico di ottenere informazioni molecolari sullo stato della membrana cellulare del paziente, di avere una caratterizzazione del suo profilo lipidomico, e di  intervenire a livello nutrizionale e nutraceutico in forma mirata. Carla vince, con questo originale prodotto, il Concorso ITWIIN 2010 come Miglior Innovatrice italiana.

-Debora Fino, laureata in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Torino. Attualmente è ricercatrice presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali ed Ingegneria Chimica dove si occupa, tra l’altro,  di  trattamento catalitico delle emissioni,  studio di filtri catalitici per il trattamento dei fumi e  sviluppo di processi e  impianti avanzati per la desolforazione nelle celle a combustibile. Tutta l’attività di ricerca di Debora trae la sua motivazione dalla necessità di limitare quanto più possibile la quantità di particolato carbonioso, la cui pericolosità ha indotto la Comunità Europea a fissare limiti molto severi e  incoraggiare lo sviluppo di tecnologie che permettano di ridurne le emissioni. Le ricerche sullo sviluppo di trappole catalitiche innovative hanno condotto Debora ad una fondamentale scoperta: alcuni sistemi di rigenerazione dei filtri anti-particolato (FAP) producono notevoli emissioni di particelle PM0.1. Nel 2004 vince il Premio Italgas Debut in Research, che è anche la conferma dell’importanza  di questi  studi, che  oggi Debora porta avanti attraverso la collaborazione con numerosi centri  di ricerca, aziende ed enti italiani ed esteri, grazie a finanziamenti anche molto ingenti provenienti da contratti nazionali ed europei. Debora si è segnalata nel concorso ITWIIN 2010 anche per la sua  particolare efficacia divulgativa. 

-Angela Serpe, nata a Napoli e laureata in Chimica presso l’Università di Cagliari, dove attualmente insegna. E’ V. Presidente di 3R Metals Srl, Spin Off Universitario che si occupa di recupero e riciclo di metalli preziosi da rifiuti hi tech. Angela ha una vasta esperienza di ricerca nell'ambito di metodi chimici eco-compatibili: questa intensa attività le ha permesso di ottenere significativi risultati in particolare nel recupero del palladio da catalizzatori automobilistici esausti e nel recupero di oro e rame da rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. I metodi sviluppati da Angela, oggetto di brevetti europei e di pubblicazioni scientifiche di rilievo, sono basati sull'uso di sostanze capaci di coniugare efficienza nel recupero dei metalli preziosi ad un basso impatto ambientale e condizioni operative blande, a differenza dei metodi comunemente utilizzati per lo stesso scopo.   La sua idea d’impresa ha ottenuto il premio “Start Cup Trieste 2005” e si è posizionata tra le prime dieci in occasione del “Premio per l’innovazione” (Padova, 2006). Serpe ha conquistato il titolo di Miglior Inventrice nel Concorso ITWIIN 2010.

-Giuseppina Grimaldi, la cui attività si svolge non in laboratorio ma nel mondo dell’impresa innovativa. Nata a Vicenza, Giuseppina fin da giovanissima ha mostrato speciali doti nel campo dell’artigianato orafo. Ha fondato un’ impresa (Naoto gioielli, con sedi a Vicenza e Londra), che realizza oggetti dal design innovativo; ma si interessa anche di organizzazione e sviluppo aziendale, avendo promosso la creazione di un incubatore d’impresa pensato e progettato per le donne.

www.gwiin.com http://www.gwiin.com/page.php?pid=5&menu=main
www.itwiin.it/leggi-articolo-itwiin-associazione-donne-inventrici-innovatrici.html?news_ID=122

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