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Il dono di Alessandro

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Il Nerviano Medical Sciences, il centro di ricerca oncologica più importante in Italia, ha ricevuto una donazione inaspettata e commovente dai genitori di un giovane ricercatore, Alessandro Fedeli Bernardini, venuto a mancare ad aprile. Alessandro, 25 anni, era stato reclutato dal Centro Ricerche di Nerviano nell'ambito di un programma per la formazione di giovani e promettenti ricercatori. Nato ad Ascoli Piceno e laureato nel 2007 in Chimica e Tecnologia Farmaceutica con la votazione massima presso l'Università degli studi di Urbino, Alessandro  aveva iniziato la carriera di ricercatore con grande impegno e convinzione.

Della situazione di difficoltà finanziaria di NMS Alessandro aveva parlato con i genitori, che vivono a Venarotta, Ascoli Piceno. Dopo l'improvvisa scomparsa di Alessandro - seguendone idealmente le volontà - i familiari hanno promosso una raccolta di fondi, tra parenti, amici e conoscenti,  da destinare al Centro Ricerche di Nerviano. 
"Quanto raccolto in memoria di Alessandro verrà utilizzato per acquistare una particolare strumentazione  scientifica, che verrà a lui dedicata, grazie alla quale, presso il Centro Ricerche di Nerviano, potremo contribuire alla scoperta di nuovi farmaci  antitumorali per il trattamento di  pazienti affetti da forme di tumore avanzato non trattabili con i farmaci attualmente disponibili" ha dichiarato il vice presidente Oncology Francesco Colotta.

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Nerviano

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Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.