Il Consortium GARR ha presentato ieri, presso la sede di Roma del MIUR la nuova rete telematica dedicata all’Istruzione e la Ricerca: Garr-X. Sono già 2,5 milioni gli utenti appartenenti alla comunità scientifica italiana che possono utilizzare gli oltre 8500 km di fibra ottica, un’infrastruttura digitale integrata in grado non solo di garantire connettività ad alti livelli di prestazione, ma anche di supportare la partecipazione a progetti di ricerca internazionali, attraverso i suoi collegamenti intercontinentali e una piattaforma per accedere facilmente e in modo trasparente, alle risorse di calcolo, storage, big data e ai servizi di Cloud.
"La disponibilità di una vera Next Generation Network" ha commentato il ministro Francesco Profumo "sarà un importante alleato per introdurre "più Europa" nel sistema italiano della ricerca e dell'innovazione - ovvero allineare la nostra programmazione, i nostri meccanismi ed i nostri strumenti a quelli europei. Una strategia che al MIUR stiamo perseguendo con forza e che è stata anche la ragione che ha ispirato la recente consultazione pubblica su Horizon2020.
Si tratta, infatti, di un esempio di eccellenza nell’innovazione digitale che parte direttamente dalla filiera scuola, università e ricerca e uno strumento della strategia italiana per ridurre la frammentarietà della partecipazione nazionale al programma europeo Horizon 2020. L’architettura dell‘infrastruttura consente di modellare la rete sulle necessità degli utenti e in base alle reali esigenze e attraverso la sinergia con le reti degli enti locali, sarà in grado di adattarsi agli sviluppi di future tecnologie. Un volume di traffico totale di oltre 85 Petabyte - registrato tra gennaio e ottobre 2012 - e 100 istituti già collegati con un flusso di banda larga di oltre 1 Giga sono tra i numeri che caratterizzano la community network più vasta e significativa del nostro Paese.
“Di NGN si è parlato e si continua a parlare molto nel nostro Paese, ma fino ad ora si è visto poco di concreto” ha dichiarato Marco Pacetti, presidente del Consotium GARR “e così oggi l’Italia è ben lontana da una vera banda larga, capillarmente diffusa. Con GARR-X abbiamo voluto creare un’infrastruttura che potesse colmare questo gap almeno per quanto riguarda la comunità dell’istruzione e della ricerca e accompagnarla verso i traguardi di Europa 2020".
GARR-X non è quindi solo uno strumento innovativo nelle mani di ricercatori, insegnanti e studenti, ma anche come un’esperienza da replicare in altri contesti, in grado avere un impatto sull’infrastrutturazione di tutto il Paese. Il progetto è stato possibile grazie a un lavoro di collaborazione con i protagonisti chiave del panorama delle reti in Italia.
