fbpx Fossile record | Page 2 | Scienza in rete

Fossile record

Primary tabs

Read time: 1 min

Individuato in Australia il fossile di un essere vivente molto simile alle spugne risalente a 635 milioni di anni fa, una scoperta che rappresenta il nuovo record per i fossili animali.

Autore dell'incredibile scoperta, pubblicata nei giorni scorsi su Nature Geoscience, è Adam Maloof (Princeton University) che, con i suoi collaboratori, stava eseguendo studi geologici sulle rocce dell'Australia del Sud alla ricerca di indizi riguardanti l'incredibile glaciazione che 635 milioni di anni fa rivestì il nostro pianeta con una spessa coltre ghiacciata. L'accurata analisi di strane formazioni di calcite inizialmente sottovalutate ha permesso ai ricercatori di riconoscere che si trattava di fossili di antiche spugne completamente inglobate nella matrice rocciosa. L'analisi, davvero difficile, è stata effettuata ricorrendo a una tecnica innovativa che ha comportato l'abrasione di sottilissimi strati di materiale, la ripresa fotografica delle superfici e la ricostruzione computerizzata tridimensionale del fossile.

Prima della scoperta di queste primitive spugne il record dei fossili più antichi apparteneva al Namacalathus, un organismo risalente a circa 550 milioni di anni fa, e a una creatura chiamata Kimberella, di circa 5 milioni di anni più antica.

ScienceNow - Princeton University

Autori: 
Sezioni: 
Luoghi: 
Paleontologia

prossimo articolo

La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.