Screening oncologici: quanto pesa il ritardo dovuto alla pandemia

A causa della pandemia di Covid-19, l'attività di screening per il tumore al seno, alla cervice uterina e al colon-retto è stata sospesa nei mesi di marzo e aprile 2020 in tutto il territorio nazionale. A partire da maggio, l’offerta di screening è ripresa, ma le attività sono state riprogrammate con tempistiche, intensità e modalità diverse fra le varie Regioni e anche all’interno della stessa Regione. Un rapporto redatto dall'Osservatorio nazionale screening stima i ritardi che si stanno accumulando nella diagnosi oncologica di popolazione e la velocità di ripartenza dei programmi nelle diverse Regioni.
Oltre un milione di esami di screening in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un ritardo medio nella proposta degli esami diagnostici di tre mesi e la stima di lesioni tumorali non individuate pari a 2.099 carcinomi mammari, 1.676 lesioni della cervice uterina, 611 carcinomi del colon retto e quasi 4.000 adenomi avanzati.