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La scienza in TV dagli anni ’50 a oggi

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“Il formichiere è veramente feroce e pericoloso, in quanto si erge sulle zampe posteriori e con gli unghioni di cui sono armate le zampe anteriori assalta il suo nemico e può squarciarlo molto facilmente. E di questa ferocia ha dato prova dopo la trasmissione, quando si è trattato di rimetterlo nella sua cassetta, non che abbia squarciato nessuno…” racconta Bianca Maria Piccinino aprendo una puntata di L’amico degli animali, uno dei primi programmi televisivi italiani a tema scientifico, andato in onda dal 1956 al 1964.

Come le altre trasmissioni scientifiche di quegli anni, anche L’amico degli animali aveva uno spirito educativo, quasi didattico. Negli ultimi anni, invece, accanto all’aspetto informativo hanno sempre più spazio spettacolo e divertimento, e la parola d’ordine della scienza in TV sembra essere infotainment, un neologismo nato dalla fusione di information e entertainment

Per offrire un quadro generale della scienza nella televisione italiana, nella timeline interattiva che segue sono riportati i principali programmi a tema scientifico dagli anni ’50 a oggi escludendo, per il momento, i canali tematici e le serie televisive. Cliccando sui titoli si possono visualizzare maggiori informazioni o brevi estratti video. La raccolta è ancora incompleta. Sono benvenuti suggerimenti e segnalazioni di trasmissioni mancanti.

Guardando la timeline si può vedere come cambia il panorama dell’informazione e divulgazione scientifica in TV. Negli anni aumentano i programmi, si trasforma il linguaggio e si sperimentano nuovi stili, comicità compresa. Tra i temi trattati, medicina e salute sono al primo posto, con diverse rubriche e programmi interamente dedicati. Gli argomenti poi spaziano dall’archeologia alla tecnologia del futuro, dall’ecologia agli animali, dagli esperimenti in studio alle biografie dei grandi scienziati.




Fonte: Oggiscienza, 20 giugno 2013

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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

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