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Il ruolo delle aree protette nella conservazione della biodiversità

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Moreno Di Marco ha vinto il Premio giovani ricercatori edizione 2020 categoria Ambiente per il paper: "Wilderness areas halve the extinction risk of terrestrial biodiversity”, pubblicato sulla rivista Nature nel 2019.

Motivazione: L'attuale tasso di estinzione di specie viventi non ha precedenti nella storia recente e si avvicina pericolosamente a quello stimato in periodi noti come fasi di estinzione di massa. La crescente scomparsa di ambienti naturali in un pianeta sempre più antropizzato ne è la causa principale. L'idea di proteggere il maggior numero di aree naturali rimaste sulla terra non è certamente nuova anche se l'impatto concreto di questo genere di politiche ambientali non è mai stato quantificato in modo appropriato. Il lavoro di Moreno Di Marco e collaboratori fa uso di un approccio modellistico molto innovativo per confrontare il rischio di estinzione di piante vascolari e invertebrati (la frazione della biodiversità terrestre a maggior rischio) in aree protette e non-protette. Riuscendo a dare dimensione quantitativa del ruolo attivo svolto dal sistema delle aree protette a scala globale e mettendo in evidenza il loro ruolo nel dimezzare il rischio di estinzione. Lo studio identifica anche una serie di hot-spots della biodiversità a scala globale, la cui protezione può giocare un ruolo fondamentale nella mitigazione degli attuali tassi di estinzione di specie. 



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Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

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