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Il 'Nature award for mentoring in science' parlerà italiano

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Il premio annuale 'Award for mentoring in science' quest'anno è dedicato all'Italia. La prestigiosa rivista Nature assegna ogni anno, ad un paese diverso, un riconoscimento che premia l’eccellenza nel mentoring in campo scientifico. Il Premio intende sottolineare l’importanza della formazione alla ricerca scientifica, che vede nei giovani la linfa vitale per il progresso in tutti i campi.
Che cosa rende speciale un buon supervisore? È qualcuno che permette ai propri studenti di fare domande e non importa quanto possano sembrare sciocche? E’ colui che sottolinea il positivo, anche quando un esperimento va storto? I mentori sono spesso chiamati gli “unsung heroes” della scienza. Un buon mentore guida i dottorandi fuori dal 'pantano sperimentale'. Ma il loro contributo allo sforzo scientifico è raramente riconosciuto. Dal 2005 Nature ha deciso, allora, di celebrare queste figure e quest’anno tocca al nostro Paese presentare le candidature di eminenti scienziati italiani. “Nel Rinascimento c’erano le botteghe dove intorno a una mente ispiratrice si riunivano e crescevano diversi talenti. Oggi nelle Università accade la medesima cosa: giovani studenti vengono attirati dalle capacità e dall’entusiasmo di alcuni ricercatori che sono loro d’aiuto durante l’internato di tesi o a muovere i primi passi nel mondo della ricerca negli anni del dottorato ", afferma Luciano Maiani, professore emerito alla Sapienza di Roma e chair della giuria del premio. "Pensando ai grandi maestri della scienza italiana vengono in mente nomi prestigiosi come Renato Dulbecco e Nicola Cabibbo, solo per citarne alcuni. Lo stesso Enrico Fermi, fra Roma e Chicago, formò giovani scienziati che a soli pochi anni di distanza furono protagonisti di importanti scoperte e due di loro vinsero, addirittura, il premio Nobel. Molti dei suoi allievi lo ricordano ammirati per il modo in cui analizzava un problema fisico individuando subito la parte essenziale e liberandolo da apparenti complicazioni: faceva sembrare facile la fisica più complicata. Ecco, un’altra qualità di buon mentore è il saper essere semplici."

Saranno attribuiti due premi del valore di diecimila euro ciascuno, da assegnare alle due categorie per le quali si può concorrere: la life-time achievement in mentoring’, un riconoscimento per coloro che sono arrivati al termine della loro carriera, e la mid-career mentor, che premierà le attività di mentori giunti alla metà della propria carriera. Il candidato, che può essere nominato da colleghi, ex colleghi o autonominarsi, dovrà essere residente in Italia al momento della nomina. Nella candidatura, oltre al curriculum vitae, vanno incluse cinque testimonianze di ricercatori che sono stati formati dallo scienziato candidato, nelle quali dovranno essere sottolineati gli aspetti più rilevanti che hanno reso il proprio mentore importante per la propria formazione e crescita, come il rispetto, la generosità, l’altruismo o la sensibilità. “Il candidato ideale è colui il quale è stato in grado di trasmettere nel corso della sua carriera entusiasmo ai propri studenti e ha la capacità di saper guardar lontano, riuscendo, così, a capire le personalità dei propri collaboratori e quindi a valorizzare le capacità degli stessi”, continua Maiani. La commissione che assegnerà il premio sarà composta oltre che da Luciano Maiani, anche da Rosario Fazio della Scuola Normale Superiore di Pisa, Elisabetta Dejana dell’Ifom-Ieo di Milano, Dario Braga dell’Università di Bologna, Maria Cristina Facchini dell’Isac-Cnr di Bologna e Alison Abbott, corrispondente europeo di Nature. “Sarà un’occasione importante, sottolinea Maiani, per mettere in luce tutte le eccellenze ancora presenti nel nostro Paese. Purtroppo negli ultimi 20 anni, a causa di provvedimenti incauti e della troppa burocrazia, i soldi destinati alla ricerca sono andati a diminuire e senza finanziamenti è veramente difficile fare una ricerca di qualità. E’ un vero peccato riuscire a formare giovani promettenti che non possono esprimere a pieno tutto il proprio potenziale.”

La scadenza per la consegna delle domande è il 20 agosto mentre le premiazioni avranno luogo nella seconda metà di novembre.

Premio giovani ricercatrici e ricercatori


Il Gruppo 2003 per la ricerca scientifica indice la quarta edizione del "Premio giovani ricercatrici e ricercatori edizione 2025" per promuovere l'attività di ricerca e richiamare l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sulle nuove generazioni di scienziate e scienziati.



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