fbpx Edicola Salute, l'app voluta dal Ministero | Scienza in rete

Edicola Salute, l'app voluta dal Ministero

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins

Edicola Salute è l'app per iPad voluta dal Ministero della Salute italiano per consentire la consultazione gratuita delle pubblicazioni del Ministero.
L'app è disponibile sia per sistemi operativi iOs sia per sistemi operativi Android.

Le pubblicazioni sono divise in tre categorie: Quaderni della Salute, Relazione sullo stato sanitario del paese e Opuscoli. Le pubblicazioni sono curate della Direzione generale della Comunicazione e relazioni Istituzionali.

I Quaderni della Salute è un periodico nato nel 2010. Obiettivo della pubblicazione è la promozione della cultura dell’appropriatezza nei percorsi clinici e diagnostici, in primo luogo tra gli operatori del SSN.

La Relazione sullo Stato Sanitario del Paese (RSSP) è stata introdotta dalla Legge n. 833 del 23 dicembre 1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, come informativa periodica, da parte del Ministro della Salute al Parlamento, sullo stato di salute del Paese e sull’attuazione delle politiche sanitarie. La relazione è stata successivamente individuata dal D.Lgs. n. 502 del 30 dicembre 1992, integrato dal D.Lgs. n. 229 del 19 giugno 1999, quale strumento di valutazione del processo attuativo del Piano Sanitario Nazionale.
L’Ufficio di Direzione Statistica è la struttura di riferimento.

Gli Opuscoli informativi sono pubblicati dal Ministero della Salute nell’ambito della propria attività di comunicazione ed informazione ai cittadini e agli operatori sui grandi temi della tutela e promozione della salute.

[video:http://www.youtube.com/watch?v=wdEZwcF0VM8]

Inoltre il Ministero della Salute ha realizzato per la Campagna influenza 2012 altre tre app per sistemi operativi Android e una app per sistemi operativi iOs.
Android: Influenzometro, Vaccinometro e Meteo influenza
iOs: Meteoinfluenza

Anteprime dell'app:

Edicola Salute 1 Edicola Salute 2

Android 1 Android 2 Android 3 Android 4


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.