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Autori artificiali: una storia di macchine che scrivono

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Tempo di lettura: 1 min

Robot che inventano fiabe o racconti horror, pappagalli stocastici e piovre super intelligenti che ci spiano dagli abissi. Autori artificiali racconta la storia degli algoritmi di intelligenza artificiale in grado di scrivere, programmi che analizzano il nostro linguaggio e sono in grado di riprodurlo in modo sorprendente. La ricerca in questo campo sta avanzando rapidamente e ormai non si fa più solo nelle università: Google, Facebook e Microsoft hanno sviluppato programmi con capacità linguistiche impressionanti, con cui nessun altro è in grado di rivaleggiare. Ma questi algoritmi scrivono davvero come noi o c’è ancora qualcosa che non riescono a imparare?

Autori artificiali è un podcast di Enrico Schlitzer, matematico, fisico e comunicatore scientifico. Questo episodio è stato realizzato per il workshop “Le Voci della Scienza”: un’esperienza stimolante, formativa… e soprattutto molto divertente! Il podcast è uno strumento utilissimo per la divulgazione scientifica, che ci fa entrare nelle orecchie degli ascoltatori, per raccontare la “solita” scienza con formati nuovi.

Crediti
Voci di Enrico Schlitzer, Sergio Pancaldi e Francesca Sanna. Il podcast è stato scritto e realizzato da Enrico Schlitzer con la supervisione di Benjamin Cucchi. Sigla: Jacopo Mengarelli.
 


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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.