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Metti un Buddha al Museo della scienza e della tecnica

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Milano 20 luglio ore 15.30: il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci attira i visitatori nella Sala Colonna con il suono malinconico di un violino: “La Ciaccona” opera composta da Bach nel ricordo srtaziante della moglie improvvisamente scomparsa. In questa atmosfera particolare numerosi buddisti zen, cristiani, fedeli di altre religioni e non credenti affollano la sala per ascoltare la conversazione tra il monaco Noritake Syunan, presidente IZEFA (International Zen Exchange Friendship Association) e Monsignor Erminio De Scalzi sul tema “Segni di Pace”. Un incontro decisamente inusuale per un museo scientifico, ma forse proprio per questo stimolante.

Fiorenzo Galli, direttore del museo, accanto a una traduttrice giapponese, spiega ai presenti che l'incontro nasce dalla sua profonda amicizia con il monaco Noritake e dalla convinzione che il Museo, luogo di cultura e di comprensione nei diversi campi della scienza e della conoscenza umana, ha anche il compito di interpretare il presente: interrogandosi per scoprire vie nuove di dialogo e di confronto.

“L’incontro fra culture affatto diverse è possibile? Ci sono valori comuni: la pace, innanzitutto. È utile parlare di temi filosofici e religiosi in un ‘tempio’ della razionalità scientifica? Il Mondo Zen, consapevole dell’immensa profondità dell’esistere naturale e della superficiale dimensione dell’esistere umano, e il Cristianesimo, figlio della cultura occidentale dell’astrazione e, insieme, del divenire storico, possono dialogare? E questo dialogo può aprire scenari condivisi e utili per affrontare i problemi della contemporaneità?” Questo il senso dell’incontro.

La conversazione è ben condotta da Padre Luciano Mazzocchi Fondatore Comunità Vangelo e Zen, il quale, profondo conoscitore delle due religioni riesce, attraverso una rapida e attenta traduzione dal giappone all'italiano e viceversa, a far dialogare le due grandi personalità che si confrontano su diversi aspetti dello loro religione.

L'incontro è solo un abile colpo di teatro destinato a insaporire con temi esotici il cartellone delle manifestazioni culturali milanesi? O qualcosa resta negli astanti? “Le parole sono cenni che vengono dette ma poi vanno fatte cadere. La fede va oltre alle parole. Il limite delle parole mi fa percepire che se si continua a camminare oltre i concetti ci si trova insieme ai buddisti “, rassicura Padre Mazzocchi, mentre sul finire del bell'incontro il monaco Noritake Syunan spiega i cinque ideogrammi presenti in una sala affollata e forse un po' frastornata dall'evento. (A.G.)

Per le immagini http://www.museoscienza.org/news/dettaglio.asp?idnotizia=809&archivio=no

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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