fbpx Metodo Stamina: sì alle terapie già avviate | Scienza in rete

Metodo Stamina: sì alle terapie già avviate

Read time: 2 mins

Tutti i pazienti che hanno iniziato la terapia con le cellule staminali preparate con il metodo Stamina potranno portare a termine i loro protocolli. Il sì al proseguimento della terapia arriva da un decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri, che comprende la decisione in merito al metodo Stamina tra gli altri interventi urgenti in materia sanitaria, anche se i laboratori di riferimento non sono autorizzati (nel caso specifico si tratta degli Ospedali Civili di Brescia).

Il Ministro della Salute Renato Balduzzi lo ha sottolineato nel suo intervento: "La norma si basa sul principio etico per cui un trattamento sanitario gia' avviato che non abbia dato gravi effetti collaterali non deve essere interrotto". Il Ministro ha chiarito, inoltre, che si devono considerare come ‘avviati’ anche quei trattamenti per i quali sono stati già predisposti gli atti preparatori, come il prelievo di cellule – da paziente o da donatore – destinate a uso terapeutico, e quelli ordinati dall’autorità giudiziria. “Per tutti questi trattamenti terapeutici ci sara' un'attenta valutazione degli esiti, con l'acquisizione di tutti i dati clinici dei pazienti sottoposti al trattamento"

Il decreto legge prevede anche che i trattamenti con cellule staminali – compresi tra i medicinali per “terapie avanzate preparati su base non ripetitiva” – debbano essere applicate solo ed esclusivamente in ospedali pubblici, cliniche universitarie o istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.

Le regole che definiscono la garanzia di sicurezza dei pazienti e le procedure di valutazione di queste terapie saranno definite con un regolamento ministeriale da emanare nei prossimi giorni.

Autori: 
Sezioni: 
Dossier: 
Staminali

prossimo articolo

La circolazione oceanica nel Nord Atlantico (AMOC) sta per spegnersi?

Atlantic Meridional overturning Circulation (AMOC)

Negli ultimi anni, varie testate hanno riportato che la diminuzione dell'Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) nel Nord Atlantico, cruciale per il clima dell'emisfero nord, avvertendo del rischio che si stia spegnendo. È quanto, in effetti,  suggeriscono alcuni studi recenti, ma c'è disaccordo tra gli esperti: la complessità e l'incertezza dei modelli climatici rendono difficile prevedere con certezza il futuro di AMOC.

Schema delle correnti di AMOC. Crediti: modificato da R. Curry, Woods Hole Oceanographic Institution/Science/USGCRP, Wikimedia Commons. Licenza: CC BY 3.0 DEED

A più riprese negli ultimi anni, testate importanti hanno pubblicato articoli che raccontano come, secondo alcune ricerche, l’intensità della circolazione termoalina nel Nord Atlantico, nota come Atlantic Meridional overturning Circulation (AMOC) sia non solo in diminuzione, ma sia proprio sull’orlo di uno spegnimento totale.