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I Deproducers in scena al Planetario di Milano

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Deproducers nasce dall'incontro di quattro musicisti e produttori che hanno influenzato la musica italiana degli ultimi 30 anni quali: Vittorio Cosma (PFM, Elio e le Storie Tese), Gianni Maroccolo (Litfiba, CSI), Max Casacci (Subsonica) e Riccardo Sinigallia (Tiromancino). Alla base del loro progetto l'idea di musicare dal vivo conferenze scientifiche.

Il primo capitolo di questa "collana" unisce l'opera musicale alle  conferenze spaziali dell’astrofisico e responsabile scientifico del Planetario di Milano Fabio Peri.
Grazie alla collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA - European Space Agency), che ha fornito materiale ed immagini esclusive, Cosma, Maroccolo, Sinigallia e Casacci, coadiuvati dal batterista Dodo Nkishi, creeranno un tappeto sonoro che accompagnerà il racconto dello scienziato, condotto con linguaggio semplice e accessibile, sulle meraviglie del cosmo e il mistero della sua nascita, le costellazioni e la loro mitologia, il rapporto tra l’Uomo e l’Infinito. Un live che mostrerà al pubblico volte stellate, pianeti, stelle che bruciano in equilibrio perfetto tra energia e gravità, stazioni spaziali internazionali, il viaggio di un raggio di luce e tanto altro.

Tre sono le date del “Planetario Tour” dei “Deproducers”, l'incontro tra la musica e la scienza:

27/Gennaio CREMONA Teatro Ponchielli
1 Febbraio MILANO Teatro dal Verme
4 Febbraio TORINO Teatro Colosseo

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Scienza e musica

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parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.