Di libri sull’Università e i suoi problemi ne sono stati scritti parecchi negli ultimi anni. Basti ricordare L’università dei tre tradimenti (1994, Raffaele Simone, Laterza), Tre più due uguale a zero (2004, a cura di Gian Luigi Beccaria, Garzanti) e il più
recente L’università truccata (2008, Roberto Perotti, Einaudi).
Per non parlare poi di articoli su quotidiani e settimanali, certamente stimolati tanto da ripetuti scandali accademici quanto da interventi (leggi tagli) dell’attuale governo. È in questo contesto che si inserisce il libro, fresco di stampa, di Paola Potestio: L’università italiana: un irrimediabile declino? (2009, Rubbettino). Dieci euro (ben spesi per chi si interessa a questi temi) per 210 (piccole) pagine. Il libro si legge nell’arco di un viaggio in treno (andata e ritorno) tra Roma e Milano. E si legge volentieri, pur essendo – almeno per gli addetti ai lavori – causa di ulteriore depressione ma anche di stimolo al cambiamento. È analisi lucida e completa questa della Potestio, professore ordinario di Economia Politica presso la terza università di Roma.
Un insider dunque, già preside per un decennio della facoltà di Economia. Il suo libro ha il merito di ricostruire le vicende dell’università italiana dalla fine del secolo scorso, con l’introduzione del 3+2, fino ad oggi, attraverso gli interventi distruttivi, più che costruttivi (come era nelle loro intenzioni), di quattro ministri. Da Berlinguer a Gelmini (coinvolta con un post-scriptum di aggiornamento dopo che il testo del libro era già stato consegnato all’editore) passando per Moratti (nei confronti della quale l’autore tradisce una certa simpatia, almeno per le intenzioni) e Mussi. Troverete una analisi pacata, ma al tempo stesso spietata, dei tentativi di riforma dei concorsi universitari, degli ordinamenti didattici, dell’introduzione dell’autonomia universitaria (senza assunzione di responsabilità), del conservatorismo delle lobbies universitarie e del loro condizionamento sulla governance. Capirete il perché del declino.
Che è comunque accompagnato da qualche indicazione per evitarlo.
Sono parole d’ordine ormai condivise, ma non per questo scontate da chi, al governo, ha la responsabilità del cambiamento. Valutazione, merito, responsabilizzazione, ridistribuzione dei finanziamenti. A quando i fatti?
L’università tradita
prossimo articolo
Ponte sullo Stretto: sintesi del confronto tecnico-scientifico tenuto in Senato

Martedì 18 novembre 2025 si è svolto nella Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani presso il Senato della Repubblica il seminario “Ponte sullo Stretto: confronto tecnico-scientifico su aspetti geologici e sicurezza del progetto”, promosso dalla senatrice e docente dell'Università di Milano Elena Cattaneo. La senatrice ha riassunto per noi i punti principali emersi dalla discussione degli esperti, sottolineando l’opportunità di ulteriori esami ed analisi del rischio, a 15 anni dalla prima presentazione del progetto. Crediti immagine: Alessandro Serrano/Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0)
Martedì 18 novembre 2025 si è svolto il seminario “Ponte sullo Stretto: confronto tecnico-scientifico su aspetti geologici e sicurezza del progetto”, nella Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani presso il Senato della Repubblica. Il video integrale del seminario è disponibile sul sito di Radio Radicale a questo link.
