fbpx "Così fan tutti" | Scienza in rete

"Così fan tutti"

Read time: 4 mins

Ernst Mayr una volta scrisse “we must admit: sex is wonderful”. Naturalmente Mayr si occupava del sesso con gli occhi di un biologo, cioè di quei meccanismi che rimescolano i geni aumentando in modo straordinario la variabilità, primo motore dell’evoluzione. Ma un altro aspetto della riproduzione ha grande rilevanza negli studi evolutivi: la selezione sessuale, quel fenomeno per il quale spesso sono favoriti dei caratteri che certo non aiutano la sopravvivenza. Perché un pavone maschio, con il suo colore blu acceso e l’ingombrante coda a forma di ruota, si mostra così palesemente visibile ai predatori e così vulnerabile?
Scrive Darwin: “Gli effetti della selezione sessuale, quando si mostrano in bellezza per affascinare le femmine, possono essere definiti utili solo in un modo piuttosto forzato”. La risposta a questo apparente contrasto non può che essere una: le femmine preferiscono scegliere il maschio più forte e sano, con il piumaggio più brillante e lo strascico di penne più lungo e maestoso. Insomma, il maschio più bello.
E nelle piante? Anche se per le piante è probabilmente un po’ diverso, la bellezza, gli splendidi colori e le forme sofisticate dei fiori, non diversamente dalle analoghe caratteristiche degli animali, hanno a che fare col sesso. Il sesso è un’attività divertente e noi umani siamo in sintonia con le numerosissime specie animali che hanno intrapreso questa strada per riprodursi. Anche parlare di sesso è divertente, malizie a parte.
Ciò che ci auguriamo è che per tutti i partecipanti al Darwin Day 2016 vi sarà motivo di piacere nell’ascoltare i molti relatori che ci intratterranno parlando del sesso e delle sorprendenti strategie riproduttive negli animali, uomo compreso, e nelle piante.



Programma

Giovedì 18 febbraio 
14:30 Indirizzi di saluto
Filippo del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Domenico Piraina, Direttore Servizio Polo Mostre e Musei Scientifici
15:00
Sesso, evoluzione ed adattamento
Andrea Pilastro, Università degli Studi di Padova 
15:30 
Sex and frogs and mating balls: le strategie riproduttive degli anfibi e dei rettili
Stefano Scali, Museo di Storia Naturale di Milano
16:00 
Ma tu… di che sesso sei? Insolite storie di insetti e manipolatori sessuali 
Mauro Mandrioli, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
16:30 
Si può vivere senza sesso? Alcuni animali lo fanno da milioni di anni
Diego Fontaneto, CNR-ISE Verbania Pallanza
17:00 
Questione di feeling: segnali chimici nel comportamento sessuale dei sauri
Roberto Sacchi, Università degli Studi di Pavia
17:30 Dibattito con il pubblico
Modera: Maurizio Casiraghi, Università degli Studi Milano-Bicocca, SIBE
21:00
“Evoluti anonimi”, spettacolo teatrale a cura di Scienza allo Specchio, testo di Daniela Suman
Prenotazione obbligatoria tel 02 88463337 (lun/dom 9:00-13:00, 13:30-17:00)


Venerdì 19 febbraio
9:00
The X factor: stiamo perdendo il cromosoma Y, che ne sarà dei maschi?
Lisa Signorile, National Geographic Italia
9:30
Sesso: sì o no? La riproduzione nelle piante
Marco Caccianiga, Università di Milano
10:00
Strategie riproduttive in acqua: i mammiferi marini
Bruno Cozzi, Università di Padova, SISN
10:30 
Dibattito con il pubblico
Modera: Marco Ferrari, giornalista scientifico
11:00-13:00 
Laboratori didattici per studenti
· “Anche gli spermatozoi si… adattano” a cura di Umberto Fascio, CFB
· “Microrganismi: piccoli, ma ingegnosi” a cura di Stefano Bertacchi, IUS
· “La coda del pavone e altre storie evolutive” a cura di Giorgio Bardelli, Museo di Storia Naturale di Milano e Marcello Sala, Scienza Under 18
· “La guerra dei sessi” a cura di ASN
Pausa pranzo
14:30
Non solo selezione naturale: Darwin, il sesso e la società vittoriana
Elena Canadelli, Università di Padova
15:00
Benefit-sharers and Imposters: how flowers exploit the world for sex
Louis Ronse De Craene, Royal Botanic Garden Edinburgh
15:30
Sesso e potere nel bonobo: una storia al femminile
Elisa Demuru, Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa
16:00
50 sfumature di ominidi fossili. Tutto quello che non vi hanno detto sul sesso di Lucy e dei Neanderthal
Giorgio Manzi, Sapienza Università di Roma
16:30 Dibattito con il pubblico
Modera Marco Ferraguti, Università di Milano, SIBE


Sabato 20 e Domenica 21 febbraio
Giornate ludico-didattiche con e per le famiglie, a cura di ADM
Prenotazione obbligatoria tel 02 88463337 (lun/dom 9:00-13:00, 13:30-17:00)

Sabato 20 febbraio
18:00
Il sesso raccontato dall’istrice
Un’interessante e divertente visita guidata in Museo per comprendere a pieno gioie e dolori della vita sessuale dei mammiferi e scoprirne le incredibili strategie riproduttive.
A cura di Associazione Didattica Museale.
Ingresso a pagamento con prenotazione obbligatoria.
Per adulti e ragazzi dai 15 anni.

Domenica 21 febbraio
11:30
La tartaruga di Mr. Darwin
Chi è Mr. Darwin? Il misterioso “George il solitario” ci accompagnerà a conoscere la storia di questo famoso personaggio e ci porterà alla scoperta degli ambienti in cui vivono tartarughe marine e palustri e le gigantesche testuggini dell’isola d’Aldabra.
A cura di Associazione Didattica Museale.
Visita e gioco a pagamento con prenotazione obbligatoria.
Per famiglie con bambini dai 3 ai 5 anni.
15:00
Caratteri geni-ali
Perché i pavoni maschi hanno una “coda” così elegante e colorata mentre le femmine sono poco appariscenti? Come mai solo I maschi di cervo hanno imponenti palchi ramificati mentre le femmine non portano, invece, alcun trofeo? Un divertente appuntamento permetterà di scoprire come le differenze tra i sessi negli animali nascondono curiose strategie naturali indispensabili alla sopravvivenza delle specie. Al termine, un gioco metterà alla prova i partecipanti in una sfida all’ultimo incrocio.
A cura di Associazione Didattica Museale.
Ingresso a pagamento con prenotazione obbligatoria.
Per famiglie con bambini dai 7 agli 11 anni.

L’evento potrà essere seguito in diretta dal sito www.scienzainrete.it

Sezioni: 
Darwin Day 2016

prossimo articolo

Conservare la natura funziona!

Siamo ancora in tempo: possiamo salvare le specie a rischio di estinzione e ripristinare ecosistemi danneggiati, regalando loro una nuova vitalità, e molto è già stato fatto, grazie alle azioni di conservazione, come dimostra uno studio pubblicato su Science.

In copertina: pulcino di fraticello americano. Crediti immagine: Dan Pancamo/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 2.0 DEED

Troppo spesso, di fronte ai crescenti tassi di scomparsa di specie (sono 44.000 quelle che rischiano di estinguersi secondo la IUCN, unione internazionale per la conservazione della natura) si rischia di vedere solo il bicchiere mezzo vuoto, e di giungere all’errata conclusione che sia inutile investire soldi e tempo per la conservazione. Niente di più sbagliato: lavorare per la biodiversità premia e fa ottenere risultati tangibili.