fbpx L’Europa premia ancora la robotica italiana | Scienza in rete

L’Europa premia ancora la robotica italiana

Read time: 3 mins

È l’italiano Manuel Catalano il vincitore del prestigioso Georges Giralt Award 2014, con cui ogni anno la EuRobotics AISBL (l’associazione di industrie e centri di ricerca Europei del settore) premia la  migliore tesi di dottorato in Robotica in Europa. Catalano ha ricevuto il premio durante l’European Robotics Forum, svoltosi a Rovereto dal 12 al 14 marzo. Manuel Catalano ha conseguito il dottorato di ricerca lo scorso anno al Centro Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, ed è attualmente ricercatore post-doc all’IIT.

La tesi premiata studia la progettazione di una nuova generazione di robot in grado di adattare i movimenti del loro corpo all’ambiente circostante, grazie a particolari motori chiamati Attuatori ad Impedenza Variabile (VIA), che Catalano ha innovato nelle loro caratteristiche. I nuovi VIA si chiamano qbmove, hanno la forma cubica e conferiscono ai robot la capacità di compiere movimenti naturali molto simili a quelli di un corpo umano: la rigidezza delle articolazioni è variabile e adattabile all’ambiente circostante, così che il robot può avere un corpo inflessibile nei movimenti che richiedono precisione, ed essere cedevole quando deve muoversi velocemente o entrare in contatto con il corpo delle persone attorno a loro.

I moduli qbmove presentano, quindi, una funzione simile a quella della muscolatura umana, dotando i robot di un “corpo intelligente” in grado di coesistere e lavorare con le persone in sicurezza.

La linea di ricerca si è già concretizzata in qbRobotics, uno spin-off del Centro “E. Piaggio” e dell’Istituto Italiano di Tecnologia. L’azienda offre supporto per la costruzione dei  nuovi muscoli robotici secondo la filosofia “open source”, ovvero creando una comunità aperta di utilizzatori e sviluppatori, che possono dare il proprio contributo all’avanzamento tecnologico in modo libero.

qbmove trovano applicazione anche nella realizzazione di una mano robotica, la Pisa-IIT SoftHand, utilizzabile nei nuovi robot umanoidi ma anche per uso prostetico. La mano si ispira alla naturalezza dei movimenti e alla versatilità della mano umana con un progetto innovativo, cui era già andato il riconoscimento della comunità scientifica internazionale alla Conferenza “Humanoids” in Giappone nel 2012.

Questi risultati sono il frutto di una consolidata collaborazione tra il Centro di Ricerca “E. Piaggio” di Pisa e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che ogni anno offre due borse di dottorato in robotica a studenti dell’Università di Pisa e dà loro la possibilità di lavorare contemporaneamente in due centri di ricerca tra i più avanzati a livello internazionale. Il Rettore dell’Ateneo pisano Massimo Augello e il Direttore di IIT Roberto Cingolani hanno di recente firmato una convenzione che estende la proficua collaborazione a molti altri settori scientifici. 

Ufficio stampa Centro “E.Piaggio”

Autori: 
Sezioni: 
Tecnologia

prossimo articolo

La circolazione oceanica nel Nord Atlantico (AMOC) sta per spegnersi?

Atlantic Meridional overturning Circulation (AMOC)

Negli ultimi anni, varie testate hanno riportato la diminuzione dell'Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) nel Nord Atlantico, cruciale per il clima dell'emisfero Nord, avvertendo del rischio che si stia spegnendo. È quanto, in effetti,  suggeriscono alcuni studi recenti, ma c'è disaccordo tra gli esperti: la complessità e l'incertezza dei modelli climatici rendono difficile prevedere con certezza il futuro di AMOC.

Schema delle correnti di AMOC. Crediti: modificato da R. Curry, Woods Hole Oceanographic Institution/Science/USGCRP, Wikimedia Commons. Licenza: CC BY 3.0 DEED

A più riprese negli ultimi anni, testate importanti hanno pubblicato articoli che raccontano come, secondo alcune ricerche, l’intensità della circolazione termoalina nel Nord Atlantico, nota come Atlantic Meridional overturning Circulation (AMOC) sia non solo in diminuzione, ma sia proprio sull’orlo di uno spegnimento totale.