fbpx Smog e patologie respiratorie. Corso AIPO per giornalisti | Page 2 | Scienza in rete

Smog e patologie respiratorie. Corso AIPO per giornalisti

Primary tabs

Read time: 2 mins

"Inquinamento atmosferico e patologie respiratorie" questo il titolo del corso di formazione per giornalisti organizzato dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), da sempre attenta alla salute del cittadino, in sinergia con l’Ordine dei Giornalisti (OdG) e con l’Unione Italiana Giornalisti Scientifici (UGIS). Il corso si terrà a Milano il 9 Novembre prossimo presso la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (FAST).

Secondo un rapporto diffuso nelle scorse settimane dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 92% della popolazione mondiale vive in aree in cui i livelli di particelle sottili superano i limiti previsti dalle normative. Inoltre, sono tre milioni i decessi legati all’ inquinamento dell’aria che respiriamo, il 95% dei quali causato da malattie cardiovascolari polmonari oppure cancro ai polmoni. Inoltre, secondo il documento, l’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di infezioni respiratorie acute.

L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), in qualità di società scientifica, intende garantire l’autorevolezza scientifica dei messaggi legati al tema “inquinamento atmosferico e patologie respiratorie” attraverso un’adeguata e corretta formazione di chi si occupa di divulgazione scientifica.

Obiettivo del corso è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, nonché aumentare la soglia di attenzione dei decisori politici nei confronti di una problematica dai toni preoccupanti, attraverso una forma di collaborazione sinergica fra la classe medica e quella giornalistica.

Il corso affronterà temi quali gli effetti del micro particolato sulla salute respiratoria, l’impatto delle variazioni climatiche e il ruolo dello Pneumologo e dell’Allergologo nelle strategie preventive verso gli allergeni indoor e outdoor.

Attraverso l’intervento di clinici esperti e di una giornalista che si occupano in maniera specifica di queste tematiche si parlerà inoltre di come devono essere comunicati i risultati degli studi scientifici sul tema.


Per iscriversi accedere alla piattaforma SIGeF
 

In allegato il programma del corso

 

Autori: 
Indice: 

prossimo articolo

Software Heritage: l'arca di Noè digitale

Un'iniziativa per archiviare, conservare e condividere tutto il codice sorgente pubblicamente disponibile, salvandola dall'oblio digitale: è Software Heritage, lanciata nel 2016. Questa sorta di Arca di Noè per software rappresenta un punto di accesso unico a una vasta base di conoscenza tecnologica, necessaria per sostenere la trasformazione digitale e l'innovazione.

Crediti immagine: Markus Spiske/Unsplash

Immaginate solo per un momento le fotografie perse nel Lete digitale della memoria di un vecchio computer o di un vecchio cellulare che magari hanno smesso di funzionare: erano lì, ma adesso non si trovano o non si aprono, perché non esistono più i programmi con cui sono state salvate. In ogni caso, sono perse per sempre.