Si chiude l’esperienza politica alla Regione Sicilia di Antonio Zichichi: dopo solo quattro mesi, al professore è stato revocato l’incarico di assessore ai Beni Culturali. Il Presidente Rosario Crocetta ha infatti deciso di avviare una svolta per gli assessorati al Turismo e ai Beni Culturali, in seguito alle dichiarazioni di Franco Battiato sulla discutibile qualità di alcuni parlamentari della Repubblica Italiana degli ultimi anni. I toni scelti dal cantautore, ormai ex assessore, non sono piaciuti a Crocetta: "Quando si sta nelle istituzioni - afferma Crocetta – si rispettano e si rispetta la dignità delle istituzioni medesime e, nel caso di Battiato sicuramente si è andati ben oltre e si è violato il principio della sacralità delle stesse.
La reazione
del Presidente siciliano ha forse sorpreso l’opinione pubblica più delle parole
di Battiato (qui le risposte su Twitter), ma si è trattato, evidentemente, della goccia che fa
traboccare il vaso dell’assenteismo. E questo anche nel caso di Antonio
Zichichi: i risultati degli ultimi mesi non hanno soddisfatto le aspettative
della Regione, che nel patrimonio culturale – così come nel turismo – deve trovare uno
dei suoi punti di forza.
“Bisognava lavorare e invece lui parlava solo di raggi cosmici, forse sarebbe
stato meglio utilizzarlo come esperto” – ha aggiunto Crocetta per giustificare
la revoca del mandato al professore il quale, nonostante le rassicurazioni di
qualche giorno fa, ha confermato la difficoltà di rapporti con la
presidenza: “Ringrazio vivamente Crocetta
per avermi liberato dall’impegno che mi
aveva chiesto di prendere affinché in Sicilia si potesse voltare pagina.
In tre mesi di intenso lavoro ho fatto dodici progetti la cui realizzazione
avrebbe – per la prima volta nella storia della Sicilia post-guerra – portato
un serio contributo. La verità sta nel fatto che sono venute fuori profonde
divergenze culturali. Di queste
profonde divergenze culturali io sono orgoglioso in quanto sono queste
profonde divergenze culturali l’unica strada affinché la Sicilia
possa voltare pagina. Purtroppo Crocetta
ha deciso di non provare nemmeno”.
I rapporti tra Zichichi e Crocetta si erano incrinati già da qualche tempo, dopo il no al progetto per il nucleare in Sicilia e al Muos. A questi va aggiunto anche l’incidente che ha coinvolto direttamente la famiglia Zichichi, per la presenza del figlio del professore nella società che lo scorso gennaio ha vinto la gara d’appalto da 2,4 milioni di euro indetta dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina.
