fbpx Pubblicazione sulle cellule staminali vicina al ritiro | Page 3 | Scienza in rete

Pubblicazione sulle cellule staminali vicina al ritiro

Primary tabs

Read time: 2 mins

Nuovo capitolo dello strano caso legato alle ricerche di Haruko Obokata.
La giovane ricercatrice del Riken Istitute, qualche mese fa, ha sorpreso gli scienziati di tutto il mondo dimostrando che è possibile ottenere cellule staminali pluripotenti immergendo, per pochi minuti, in una soluzione acida globuli bianchi maturi.
Un metodo facile e rivoluzionario, così innovativo che la comunità scientifica si è subito interessata. A distanza di qualche settimana però, molti blog specializzati sono stati inondati da commenti che hanno messo in dubbio la validità della metodologia. Molte delle perplessità  sono riconducibili a un paio di foto presenti nel lavoro e alla difficoltà che stanno trovando alcuni laboratori nel riprodurre gli stessi risultati.
 Lo stesso Premio Nobel per la Medicina 2012 Shinya Yamanaka ha espresso un certo scetticismo: “Vorremmo conoscere il suo know-how della scoperta di Obokata”, ha affermato nel corso di una conferenza stampa. “E’ difficile procedere solo basandosi sui lavori pubblicati su Nature, vorremmo che lei ci illumini”. Da qui è partita l’inchiesta del Riken Istitute che sta cercando di far luce sull’intera vicenda. La novità di questi giorni sono però le dichiarazioni di Teruhiko Wakayama, docente di ingegneria dello sviluppo presso l'Università di Yamanashi ma soprattutto co-autore dello studio sotto osservazione: “Le numerose criticità avanzate dalla comunità scientifica, ha spiegato all’emittente pubblica giapponese NHK, hanno minato la fiducia nei nostri risultati, la soluzione migliore in questo momento è ritirare il lavoro .
"Per affermare la validità dello studio, continua lo scienziato, dobbiamo prima ritirarlo, raccogliere i dati giusti e le foto, e provare a dimostrare ancora una volta la correttezza del nostro lavoro. E se le verifiche ci diranno che lo studio è errato, abbiamo il dovere di capire perché siamo arrivati a questi risultati.”

In una mail al Wall Street Journal, Wakayama sottolinea come alcune immagini dello studio sembrano uguali ad altre pubblicate nel 2011 nella tesi di dottorato della Obokata, dove venivano descritte le cellule staminali pluripotenti che esistono nel corpo umano. "E 'improbabile un errore di distrazione dal momento che provengono da esperimenti diversi effettuati qualche anno fa”.

Autori: 
Sezioni: 
Staminali

prossimo articolo

La migrazione sanitaria in Italia, spiegata bene

mappa italia con aereo in volo da sud verso nord

Periodicamente la mobilità sanitaria, cioè il trasferimento delle persone dalla propria Regione a un’altra per ricevere le cure di cui hanno bisogno approda sui media con toni apocalittici. Ma di che cosa parliamo? E quali sono gli aspetti davvero problematici capaci di generare costi ingiustificati e diseguaglianze?

Il fenomeno della migrazione sanitaria definisce lo spostamento di cittadini da una Regione all’altra per ricevere assistenza. Il termine tecnico che la definisce è però mobilità sanitaria. Probabilmente il termine migrazione trova largo uso perché giornalisticamente più accattivante e perché caratterizza meglio la componente più significativa dei flussi di mobilità: lo spostamento massiccio di pazienti dal Sud al Nord.