Se dopo una certa età le donne sono più a rischio di morire per un attacco cardiaco, la colpa non è degli sbalzi ormonali tipici della menopausa, ma dipende soprattutto dagli anni che passano. A dirlo sono i ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine il cui lavoro è apparso ieri sulle pagine del British Medical Journal.
Gli studiosi hanno esaminato le statistiche di mortalità in Inghilterra, Galles e Stati Uniti dei nati nei seguenti intervalli di tempo: 1916-25, 1926-35,1936-45. Dall’analisi è emerso che il tasso di mortalità femminile per ischemia cardiaca aumenta ogni anno dell'8%, in maniera continua e indipendente dalle oscillazioni ormonali dovute alla menopausa. Il vero responsabile dell' aumento del rischio è il processo di invecchiamento a livello cellulare: i telomeri si accorciano e le estremità dei cromosomi rimangono prive di protezione e sempre più vulnerabili e soggette ad attacchi esterni. E la differenza con l'altro sesso? Mentre nelle donne la crescita del rischio è lineare, negli uomini è più rapida prima dei 50, mentre poi tende a rallentare.