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La storia dei terremoti, da Lisbona ad Amatrice

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Al Festival della scienza Alessandro Amato, geologo e dirigente di ricerca presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha tenuto una conferenza sui terremoti partendo dal sisma in centro Italia di questi giorni. Nell'intervista l'esperto spiega perché i sismi non sono prevediibili, e perché si è parlato nei giorni scorsi di magnitudo diverse (6.1 scala Richter, 6.5 magnitudo del momento sismico).

Dopo ogni terremoto c’è qualcuno che lo aveva previsto: i Maya, la zia Santuzza, il cane del vicino. In questa lezione (vedi sotto) Alessandro Amato ci porta in viaggio attraverso le narrazioni dei terremoti e dei tentativi di prevederli, costellate di pochissimi acuti e tantissimi fallimenti. Un'analisi delle narrazioni bizzarre formulate da personaggi pittoreschi ma anche delle teorie di scienziati e filosofi, da Aristotele a Kant, da Lucrezio a Rousseau. Un viaggio tra terremoti e previsioni, dalla Cina alla California, passando per L’Aquila e Amatrice. Amato è autore del libro "Sotto i nostri piedi. Storie di terremoti, scienziati e ciarlatani", (Codice Edizioni 2016).

Premio giovani ricercatrici e ricercatori


Il Gruppo 2003 per la ricerca scientifica indice la quarta edizione del "Premio giovani ricercatrici e ricercatori edizione 2025" per promuovere l'attività di ricerca e richiamare l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sulle nuove generazioni di scienziate e scienziati.



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la parete nord del Monte Disgrazia

Dalle Alpi all’Himalaya, i ghiacciai sono in ritiro in tutto il mondo. In occasione dell’Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai, abbiamo fatto un breve viaggio tra crisi idrica e strategie di adattamento, facendoci aiutare a capire i problemi più importanti da Leonardo Stucchi, ingegnere e ricercatore al Politecnico di Milano.

In copertina: la parete nord del Monte Disgrazia, una delle principali vette della Valtellina centrale. Crediti: Gaggi Luca 76/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY SA 3.0

Il 2025 è stato proclamato dall’UNESCO Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai; è un invito a riflettere su una delle crisi più silenziose ma devastanti del nostro tempo: il collasso della criosfera, quella estesa porzione del sistema terrestre composta da ghiacci continentali e marini. Le Alpi, cuore idrico del continente europeo, sono uno dei laboratori naturali più evidenti per osservare gli effetti del riscaldamento globale.