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L'Italia guida l'immunologia mondiale

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Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto Clinico Humanitas, professore ordinario di Patologia Generale presso l'Università degli Studi di Milano e membro del Consiglio Direttivo del Gruppo2003 per la Ricerca, è stato eletto presidente dell'International Union of Immunological Societies (IUIS), che raccoglie tutte le società immunologiche del mondo.

Mantovani rappresenterà quindi circa 70.000 immunologi provenienti da oltre 100 paesi. L'elezione è avvenuta nell'ambito del XV Congresso Internazionale di Immunologia, organizzato dalla IUIS e dalla Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA), in corso in questi giorni a Milano.

"Sono molto felice di questo incarico” ha dichiarato Mantovani. “L’Immunologia costituisce una delle ‘assicurazioni sulla vita’ per l’umanità in questo secolo”.

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Immunologia

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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.