fbpx Pronto il vaccino universale | Scienza in rete

Pronto il vaccino universale

Read time: 2 mins

Secondo un recente studio pubblicato su Nature, Gary Nabel del National Institute of Allergy and in Infectious Diseases (NIAID) ha messo a punto un nuovo vaccino in grado di neutralizzare diversi tipi di ceppi influenzali. Il vaccino è pronto per il commercio dato che ha superato brillantemente i trials sugli animali.

Il vaccino è stato realizzato interamente attraverso tecnologie di genomica ricombinate, rendendolo così più sicuro e di più rapida realizzazione rispetto ai vaccini tradizionali. Le case farmaceutiche crescono, di solito, gli agenti patogeni in uova di gallina, come punto di inizio, per prelevare i campioni con i quali creare il ceppo antivirale specifico. Non si tratta di un processo molto veloce e che nel migliore dei casi necessita di settimane per la messa a punto.

L’équipe di Nabel attraverso la fusione di una proteina virale immunogenica alla ferritina, ha creato delle nanoparticelle con otto spikes virali. Nei test effettuati sui furetti, il vaccino risulta più potente rispetto a quelli che attualmente si trovano in commercio. I vaccini standard perdono, infatti, rapidamente la loro efficacia, perché il genoma del virus influenzale muta frequentemente portando alla nascita di nuovi ceppi. A causa di queste mutazioni, un particolare vaccino solitamente conferisce protezione per un periodo non superiore al paio di anni. Il vaccino prodotto nei laboratori del Maryland, invece, agisce stimolando la produzione di anticorpi che si legano a parti del virus che sono comuni a diversi ceppi, garantendo così una protezione ampia e affidabile. E’ un passo importante verso la realizzazione di un vaccino universale. Questo tipo di approccio apre la strada a una nuova generazione di vaccini, non solo per l'influenza, ma anche per una vasta gamma di agenti patogeni.

Autori: 
Sezioni: 

prossimo articolo

Deforestazione, l’Ue indebolisce il regolamento EUDR: a rischio le foreste

foresta con parte di alberi abbattuti

L’Unione europea si prepara a rivedere l’EUDR, il regolamento nato per fermare la deforestazione legata ai consumi europei. L’accordo provvisorio tra Parlamento e Consiglio introduce rinvii e semplificazioni che alleggeriscono gli obblighi per le imprese, ma rischiano di indebolire la tutela di habitat e biodiversità e di creare nuova incertezza normativa per chi aveva già investito nella transizione.

È stato raggiunto un accordo provvisorio tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea (UE) sulla revisione del regolamento europeo sulla deforestazione e degrado forestale (EUDR). Si attende la decisione per la prossima settimana (tra il 15 e il 18 dicembre), ma nel frattempo è chiaro che le semplificazioni rappresentano delle attuazioni del regolamento più flessibili per le imprese a scapito della protezione di habitat e biodiversità.