Non sono sei ma quattro i "gradi di separazione" su Facebook Un gruppo di ricercatori dell'Università Statale di Milano ha fornito algoritmi e software per calcolare i gradi di separazione di Facebook Il grado di separazione tra due persone misura quanto sono vicine a conoscersi. Tra due amici il grado di separazione zero. Tra due persone che non si conoscono ma hanno un amico in comune il grado di separazione uno, così via. I famosi esperimenti condotti da Stanley Milgram alla fine degli anni sessanta su un piccolo numero di persone hanno consolidato l'idea che sul pianeta ci siano sei gradi di separazione, ossia che qualsiasi coppia di persone siano separate in media da non più di sei conoscenze intermedie. L'idea è stata utilizzata da John Guare per un'opera teatrale da cui è stato tratto il celebre film "Sei gradi di separazione" (il primo film di Will Smith come protagonista). Mentre non sapremo mai se l'esperimento di Milgram fosse valido per tutto il pianeta, la dimensione e la penetrazione di Facebook hanno permesso a un gruppo di informatici della Statale di Milano, in collaborazione con due informatici di Facebook, di effettuare per la prima volta un esperimento simile su scala planetaria. Usando algoritmi sviluppati dal Laboratorio di Algoritmica per il Web dell'Università degli Studi di Milano, si è potuto per la prima volta calcolare i gradi di separazione tra tutte le coppie di individui su Facebook. In media, i gradi sono 3.74, molto meno di quanto l'esperimento di Milgram facesse pensare. In effetti, ben il 92% delle coppie è separato da non più di 4 gradi. La misurazione compiuta dai ricercatori della Statale in collaborazione con Facebook è il più grande esperimento di questo tipo mai eseguito per ordine di grandezza: si pensi che Milgram aveva utilizzato un centinaio di coppie possibili, mentre i ricercatori della Statale 65 miliardi (il numero corrente di rapporti di amicizia su Facebook). Per approfondire: Prof. Sebastiano Vigna 3497152885 vedi anche http://www.facebook.com/notes/facebook-data-team/anatomy-of-facebook/101... http://www.nytimes.com/2011/11/22/technology/between-you-and-me-4-74-deg... http://www.nytimes.com/pages/podcasts/index.html (Science Times)
Da 6 a 4 i gradi di separazione su FB
prossimo articolo
La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.
Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.