fbpx Quando i mitocondri avevano la coda | Scienza in rete

Quando i mitocondri avevano la coda

Read time: 2 mins

Pubblicato su Molecular Biology and Evolution un interessante lavoro di genomica comparata volto a studiare il batterio Midichloria mitochondrii, parente stretto dei mitocondri. Lo studio, coordinato da Claudio Bandi, parassitologo presso la Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano, ha messo in luce due caratteristiche di Midichloria assenti negli altri batteri analizzati: la presenza del flagello, ossia di una sorta di coda microscopica che gli permetteva di muoversi, e la sua capacità di sopravvivere in un ambiente a bassa concentrazione di ossigeno (microaerofilia).

Entrambe le caratteristiche, risultate essere ancestrali, permettono di proporre una nuova ricostruzione dell’antenato del mitocondrio e chiariscono le fasi iniziali della simbiosi che ha portato all’origine della cellula eucariotica.

La presenza di un flagello suggerisce la modalità d’ingresso del proto-mitocondrio nella cellula ospite, che possiamo immaginare sia avvenuta con un meccanismo analogo, seppur con origine e funzionamento diversi, a quello che permette allo spermatozoo di superare la membrana più esterna della cellula uovo.

Inoltre, la caratteristica della microaerofilia dell’antenato del mitocondrio, scoperta da questo studio, ossia la sua capacità di sopportare condizioni di carenza di ossigeno, chiarisce un aspetto importante relativo al tipo di ambiente in cui avvenne l’incontro tra l’antenato del mitocondrio e l’antenato della cellula eucariotica, dando un contributo determinante su una questione molto dibattuta. Fino ad oggi infatti si pensava che i mitocondri derivassero da batteri aerobi (cioè che vivono bene solo in ambienti ricchi di ossigeno) e questo rendeva problematico capire in che tipo di ambiente simili batteri avessero potuto entrare in contatto con i precursori delle cellule eucariotiche, non aerobi, per i quali cioè l’ossigeno era tossico.

Sassera D, Lo N. Phylogenomic evidence for the presence of a flagellum and cbb3 oxidase in the free-living mitochondrial ancestor. Mol Biol Evol 2011 Jun 20.

Autori: 
Sezioni: 
Biologia

prossimo articolo

Lo squinternato teorema di Rampini contro gli scienziati-sacerdoti

Auto sommerse da un'inondazione.

Cinque scienziati del Gruppo 2003 rispondono a un video del giornalista Federico Rampini, che nella sua rubrica sul sito del Corriere della sera ha commentato il ritiro di una pubblicazione scientifica sulle conseguenze economiche dei cambiamenti climatici dalla rivista Nature attribuendolo al comportamento di scienziati ideologizzati, che pubblicherebbero "dati falsi truccati" pur di rieducare l'umanità. Ma non è così: l'articolo non è stato ritirato dalla rivista, ma dagli autori stessi, che si sono accorti di alcuni errori nel loro studio e li hanno spiegati con chiarezza. Non è un caso di dati manipolati, ma al contrario di correttezza scientifica. Crediti immagine: Chris Gallagher/Unsplash

Da tempo il noto giornalista Federico Rampini cura una rubrica sul Corriere della sera online intitolata Oriente Occidente, dove pubblica brevi video in cui, inquadrato in primo piano, discute di vari argomenti di attualità. Il 10 dicembre scorso ha pubblicato nella rubrica un video intitolato “Cosa insegna lo scandalo della rivista Nature”. Le parole contenute nel video possono essere commentate in vari modi.