fbpx Anticorpi attraverso la barriera | Page 2 | Scienza in rete

Anticorpi attraverso la barriera

Read time: 1 min

Anticorpi prodotti con l’ingegneria genetica riescono a superare la barriera ematoencefalica e a inibire in maniera massiccia la produzione di beta amiloide nel cervello,  ponendo così le basi per lo sviluppo di nuove terapie contro l’Alzheimer. Sono stati i ricercatori della Genentech, società sita a San Francisco, in California a dare la notizia, riportata in questi giorni su Nature online e pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine. L’anticorpo è stato costruito in modo da legarsi a due bersagli molecolari diversi. Il primo è la beta secretasi-1, una molecola utilizzata come bersaglio da numerosi farmaci per la cura dell’Alzheimer perché ha un ruolo importante nella sintesi dell’amiloide. Il secondo è il recettore della transferrina, che attiva un canale molecolare responsabile dell’ingresso del ferro nel sistema nervoso centrale. Legandosi a questo recettore, l’anticorpo riesce a superare la barriera ematoencefalica, un ostacolo per tutte le terapie mirate al sistema nervoso centrale, e riesce a colpire la beta secretasi 1, inibendo la produzione di amiloide. A un giorno dall’iniezione di una singola dose di anticorpo, le concentrazioni cerebrali di beta amiloide in topi affetti da Alzheimer sono diminuite del 47 per cento rispetto ai valori iniziali.

Autori: 
Sezioni: 
Neuroscienze

prossimo articolo

La migrazione sanitaria in Italia, spiegata bene

mappa italia con aereo in volo da sud verso nord

Periodicamente la mobilità sanitaria, cioè il trasferimento delle persone dalla propria Regione a un’altra per ricevere le cure di cui hanno bisogno approda sui media con toni apocalittici. Ma di che cosa parliamo? E quali sono gli aspetti davvero problematici capaci di generare costi ingiustificati e diseguaglianze?

Il fenomeno della migrazione sanitaria definisce lo spostamento di cittadini da una Regione all’altra per ricevere assistenza. Il termine tecnico che la definisce è però mobilità sanitaria. Probabilmente il termine migrazione trova largo uso perché giornalisticamente più accattivante e perché caratterizza meglio la componente più significativa dei flussi di mobilità: lo spostamento massiccio di pazienti dal Sud al Nord.