Una ricerca sugli eventi sismici che negli ultimi 700 anni hanno interessato la faglia di Sant'Andrea costringe a rivedere drasticamente le valutazioni della loro frequenza.
Una stima generalmente accettata prevede che gli eventi sismici di maggiore intensità nei territori Californiani interessati dalla faglia di Sant'Andrea si ripetano con una frequenza compresa tra i 250 e i 400 anni. Visto che l'ultimo evento risale al 1857, la stima lascia dunque un certo margine di respiro. Purtroppo, però, non è così. Nuove indagini compiute dal team di Sinan Akciz (University of California – Irvine) e pubblicate su Geology costringono a rivedere in modo drastico quella stima.
Il team di Akciz ha infatti compiuto un'accurata datazione dei sei più recenti terremoti che hanno interessato Carrizo Plain, località della California attraversata dalla porzione centro-meridionale della faglia di Sant'Andrea. I dati raccolti hanno indicato che gli intervalli tra due eventi successivi variano tra 45 e 144 anni, con un intervallo medio valutabile in una novantina d'anni, dunque significativamente più breve di quello normalmente impiegato nelle valutazioni del rischio sismico per quella zona. Il fatto che l'ultimo terremoto risalga a 153 anni fa non lascia allora proprio così tranquilli.
Una faglia più attiva del previsto
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ToMove: le strade di Torino diventano un laboratorio della mobilità

Il progetto ToMove è un'iniziativa strategica della Città di Torino, finanziata nell'ambito del programma nazionale "MaaS for Italy". Concepito come un Living Lab, ToMove mira a co-sviluppare e testare soluzioni avanzate di mobilità che utilizzano tecnologie di guida cooperativa, autonoma e connessa. L'approccio di Torino privilegia la sperimentazione in condizioni reali e il coinvolgimento diretto di cittadini, imprese ed enti di ricerca. I tre dimostratori principali sono una navetta a guida autonoma, un Digital Twin della mobilità urbana e piccoli robot utilizzabili per le consegne a domicilio. Crediti immagine: Torinocitylab.it
Grazie al progetto ToMove a Torino, in piena città, su un normale circuito viario aperto anche al traffico privato, che si snoda attorno al Campus Einaudi e all'ospedale adiacente, da ottobre circola una navetta sperimentale a guida autonoma: i cittadini possono salire come su un qualsiasi mezzo pubblico (con la differenza che qui il servizio è su prenotazione e gratuito) e viaggiare lungo le cinque fermate coperte dal mezzo, basta prenotare sull’apposita app Wetaxi.