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Esplosioni imperfette

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Le supernovae, epilogo pirotecnico dell'evoluzione stellare, sono tra le esplosioni più potenti dell'universo. Sarebbe logico ritenere che, data la simmetria sferica delle stelle, anche queste esplosioni debbano essere perfettamente simmetriche. Sbagliato! Uno studio pubblicato su Nature, infatti, rivela che il materiale stellare non viene espulso uniformemente nello spazio, ma vengono privilegiate particolari direzioni.

Keiichi Maeda (Università di Tokyo) e i suoi collaboratori – tra i quali Stefano Benetti e Paolo Mazzali dell'INAF – hanno analizzato una valanga di dati spettroscopici di 20 supernovae di Tipo Ia scoprendo che le differenze notate nell'evoluzione spettrale di queste supernovae sono da imputare unicamente alla differente linea di vista sotto cui viene osservata un'esplosione asimmetrica. La loro analisi, infatti, li ha portati a confermare che il punto di accensione di questi fuochi d'artificio cosmici non è nel centro geometrico della stella morente, ma in una posizione piuttosto decentrata.

Notevole l'importanza di queste scoperte. Le supernovae di Tipo Ia, infatti, vengono utilizzate dagli astronomi quali candele campione per misurare l'espansione dell'universo. Avere la conferma che davvero si tratta di esplosioni identiche e che le differenze sono dovute unicamente alla direzione sotto cui le osserviamo ci tranquillizza sulla loro affidabilità cosmologica.

INAF

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Astronomia

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parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

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