fbpx "Bufale" in ambito medico-scientifico: che fare? | Scienza in rete

"Bufale" in ambito medico-scientifico: che fare?

Read time: 1 min

"Bufale" in ambito medico-scientifico: come nascono, come si propagano come si combattono. Venerdì 8 aprile, dalle 12 alle 13 (Sala Fiume - Palazzo Donini) si svolgerà un dibattito sul tema, nell'ambito del Festival di giornalismo di Perugia, fra Eva Benelli (agenzia Zadig), Antonio Bartolini (assessore alla sanità Regione Umbria), Piero Dominici (Università di Perugia), Giuseppe Fattori (comunicazione pubblica e istituzionale), Eugenio Santoro (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri).

Le “bufale” trovano terreno fertile sul web e in particolare sul social media. Molte bufale, da quelle riguardanti il rapporto tra vaccinazione infantile e autismo fino a quelle che promettono cure miracolose per patologie spesso dall’esito infausto, riguardano l’ambito medico-scientifico. Come nascono le bufale sul web? Come si diffondono attraverso i social media? Com’è possibile combatterle? È necessario che le istituzioni, le società scientifiche si impegnino a comunicare tempestivamente una corretta Informazione sulla verità scientifica utilizzando anche canali non tradizionali e più vicini alla popolazione - una  contro-informazione sul web e soprattutto sui social media? Queste sono alcune delle domande cui il panel cercherà di rispondere.

LINK: A cura di Regione Umbria Direzione Salute - Comunicazione. http://www.festivaldelgiornalismo.com/programme/2016/false-medical-scien...

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Festival Giornalismo

prossimo articolo

La favola del taglio dei posti letto e degli ospedali in Italia

È di pochi giorni fa un appello del Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani, secondo cui «Si stima che, negli ospedali italiani, manchino almeno 100mila posti letto di degenza ordinaria e 12mila di terapia intensiva». Ma è giustificata quest'implicita richiesta? 
Le politiche di riduzione dei posti letto e degli ospedali sono iniziate già nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, per trasferire al livello territoriale parte dei ricoveri e della loro durata. Molti altri paesi hanno meno posti letto rispetto all’Italia, che rimane nelle migliori posizioni quanto a vita attesa alla nascita, mortalità evitabile e indicatori di qualità dei servizi.

Crediti immagine: Levi Meir Clancy/Unsplash

Nei media generalisti, e purtroppo anche di settore, che si occupano di sanità pubblica in Italia, cioè praticamente tutti in questo periodo, si favoleggia del taglio dei posti letto ospedalieri e di interi ospedali in Italia. Basta usare come parole chiave “taglio posti letto in Italia” con qualunque motore di ricerca ed escono interventi degli ultimi giorni su Fanpage, la Stampa e Quotidiano Sanità.