fbpx INFN: Federico Ruggieri nuovo direttore GARR | Scienza in rete

INFN: Federico Ruggieri nuovo direttore GARR

Primary tabs

Read time: 2 mins

 

 

Comunicato stampa


“A nome dell’INFN tutto voglio esprimere la mia gratitudine a Enzo Valente per aver fornito al Sistema Ricerca e Università italiano uno strumento straordinariamente affidabile ed efficace come la Rete della Ricerca, che oggi è una realtà assolutamente indispensabile per la competitività dei nostri ricercatori”, commenta Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “Mi piace ricordare – prosegue Ferroni – come il progetto GARR sia nato all’interno dell’INFN, di cui Enzo Valente è stato Dirigente di Ricerca, e che l’Ente fornisce ancora del suo personale per il buon funzionamento del Consorzio. Grazie ancora a Enzo e un augurio a Federico Ruggieri per il difficilissimo compito di sostituire un Direttore speciale".

Federico Ruggieri dirigente di ricerca dell’INFN ha una vasta esperienza nel campo delle reti per la ricerca e del calcolo scientifico avendo ricoperto ruoli di responsabilità nell’INFN, come presidente della Commissione Calcolo e Reti e del CNAF, il centro di calcolo dell'INFN”, sottolinea Antonio Zoccoli della Giunta Esecutiva dell’INFN e membro del Consiglio di Amministrazione del GARR . “La nomina di Ruggieri – prosegue Zoccoli – si colloca nella tradizione di vertici di alto profilo del GARR e permetterà di affrontare le sfide tecnologiche e scientifiche che il GARR dovrà affrontare nel prossimi anni”. “Vorrei dedicare un ringraziamento particolare a Enzo Valente che con il suo lungo impegno e le sue capacità ha portato il GARR a una posizione di eccellenza nel panorama italiano e internazionale”, conclude Zoccoli.

Ufficio Comunicazione INFN

Sezioni: 

prossimo articolo

Rapporto delle Nazioni Unite: la parità di genere è ancora lontana per tantissime donne

parità di genere

Invece di polemiche ideologiche, ogni tanto fa bene dare un’occhiata ai numeri. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il partner e quasi una donna su dieci al mondo non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Sono solo alcuni dei dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione uscito da poco. Che mostra che in alcuni campi non si sono fatti progressi o addirittura si è regrediti.

Oggi nel mondo quasi una donna su dieci non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il marito o il partner. Su un altro fronte, l’omofobia costa al mondo 126 miliardi di dollari all’anno, mentre il miglioramento delle condizioni legali per le persone LGBTQIA+ è associato a un aumento di 2.000 dollari del PIL pro capite.