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Una firma per Ipazia

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Agorà è un colossal spagnolo sulla vita e la morte - violenta - di Ipazia, scienziata e filosofa alessandrina, che rischia di non trovare posto nelle sale italiane.

Alessandria d'Egitto nel 400 dopo Cristo è una città ai confini dell'Impero in disfacimento, percorsa da potenti tensioni politiche e religiose che ne minavano la stabilità sociale. In questo contesto Ipazia, che per meriti culturali assunse una notevole influenza politica e si batté per la difesa della cultura ellenistica, fu un personaggio scomodo per la volenterosa Chiesa alessandrina che ambiva a rimpiazzare la cultura pagana con l'ortodossia cristiana. Uno scontro che sembra esserle costata la vita: Ipazia fu uccisa nel 415 dC da alcuni monaci cristiani, forse ispirati dal vescovo di Alessandria Cirillo (santo).

Questa storia raccontata che Alejandro Amenabar racconta nel film Agorà, presentato a Cannes nel 2009, non ha convinto i distributori italiani. Chi teme le reazioni del Vaticano. Chi giudica troppo elevato il prezzo fissato dai produttori e pensa che il pubblico italiano non sia interessato ad accogliere con entusiasmo la storia di uno scienziato, donna e martire pagano.

Se volete godervi il film al cinema potete far sapere ai distributori italiani che esiste una domanda per questo prodotto firmando una petizione on line e iscrivendovi al gruppo Facebook che chiede a gran voce la distribuzione di Agorà in Italia.

volantino della Petizione on line: http://www.petitiononline.com/agorait/petition.html

petizione ipazia

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Come cominciano i terremoti

faglia di terremoto

Analizzando i primi secondi delle onde P, le prime a essere registrate dai sismometri durante un terremoto, un gruppo di ricercatori ha mostrato che è possibile stimare la magnitudo del terremoto. Il loro risultato si aggiunge al lungo dibattito sulla natura deterministica dei fenomeni di rottura all’origine dei terremoti e dunque sulla loro prevedibilità e ha implicazioni per i sistemi di allerta sismica precoce.

Nell'immagine due geologi dell'USGS misurano una rottura di faglia causata dai terremoti di Ridgecrest in California nel 2019. Foto di Ben Brooks/USGS (CC0).

È possibile prevedere la magnitudo di un terremoto osservando le onde sismiche nei loro primissimi istanti? Gli scienziati dibattono da decenni intorno a questa domanda, che è centrale per la progettazione dei sistemi di allerta sismica precoce.

Uno studio pubblicato recentemente da un gruppo di sismologi dell'Università di Napoli, Federico II, mostra che è possibile, analizzando circa 7000 mila onde sismiche relative a 200 terremoti avvenuti in tutto il mondo con magnitudo tra 4 e 9.