Sempre
più spesso la magistratura si trova a dover agire su casi in cui la scienza e
il suo metodo giocano un ruolo importante, dalla medicina alla sismologia,
all’ambiente.
La recente vicenda di Stamina e le controverse decisioni che sono
state prese anche a favore di una terapia non fondata scientificamente ha messo
di nuovo in luce il bisogno di un dialogo più serrato fra scienza e
giurisprudenza. Con questo incontro, organizzato dalla Scuola Superiore di
Magistratura - Sezione Lazio, insieme al Gruppo 2003 per la ricerca
scientifica, si intende avviare questo dialogo, dando alcuni strumenti di
metodo che possano essere utili anche ai magistrati per discernere le regole
basilari del corretto ragionamento scientifico
Introduzione:
Catello Pandolfi
Presidente della Corte d’Appello reggente
Interventi:
L’indipendenza
del giudice è anche indipendenza dalla razionalità scientifica?
Amedeo
Santosuosso –
magistrato, Centro di ricerca interdipartimentale European Center for
Law, Science and New Technologies, Università di Pavia
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l’abstract
La
sperimentazione clinica: perché è necessaria
Silvio
Garattini, ricercatore, IRCCS –
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
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l’abstract
Come
individuare un ciarlatano scientifico con facili regole
Roberto
Satolli, giornalista,
Agenzia Zadig, Scienzainrete
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l’abstract
Informazioni:
Iscrizioni:
tel. 06 68397220/244/226
www.giustizia.lazio.it (area formazione decentrata)