fbpx Aspetti di metodo scientifico a partire dal caso Stamina | Scienza in rete

Aspetti di metodo scientifico a partire dal caso Stamina

Primary tabs

Read time: 2 mins

La Scuola Superiore di Magistratura - Sezione Lazio, insieme al Gruppo 2003 per la ricerca scientifica, ha organizzato per giovedì 19 giugno, presso la Corte d’Appello Civile di Roma, l’incontro “Aspetti di metodo scientifico a partire dal caso Stamina”.

Sempre più spesso la magistratura si trova a dover agire su casi in cui la scienza e il suo metodo giocano un ruolo importante, dalla medicina alla sismologia, all’ambiente.

La recente vicenda di Stamina e le controverse decisioni che sono state prese anche a favore di una terapia non fondata scientificamente ha messo di nuovo in luce il bisogno di un dialogo più serrato fra scienza e giurisprudenza.
Il convegno intende avviare questo dialogo, dando alcuni strumenti di metodo che possano essere utili anche ai magistrati per discernere le regole basilari del corretto ragionamento scientifico.

Programma Convegno

Introduzione:
Catello Pandolfi
Presidente della Corte d’Appello reggente

Interventi:
L’indipendenza del giudice è anche indipendenza dalla razionalità scientifica?
Amedeo Santosuosso – magistrato, Centro di ricerca interdipartimentale European Center for Law, Science and New Technologies, Università di Pavia
leggi l’abstract

La sperimentazione clinica: perché è necessaria
Silvio Garattini, ricercatore, IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
leggi l’abstract

Come individuare un ciarlatano scientifico con facili regole
Roberto Satolli, giornalista, Agenzia Zadig, Scienzainrete
leggi l’abstract

Vedi gli interventi a questo link.

Iscrizioni: [email protected] 
                 tel. 06 68397220/244/226
                 www.giustizia.lazio.it (area formazione decentrata)
Informazioni
: [email protected]
                       [email protected]
 

Aspetti di metodo scientifico a partire dal caso Stamina

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Convegno

prossimo articolo

Diritto all'aborto in Italia: dibattito, restrizioni e impatti sulle donne

Mano femminile che tiene un test di gravidanza positivo

Il 23 aprile è stata approvata la legge che consente l'inserimento delle associazioni pro-vita nei consultori. Le restrizioni sull'aborto (la cui legge al riguardo è già gravata da vincoli e limitazioni significativi) possono avere effetti gravi sul benessere fisico e psicosociale delle donne: l'aborto è un diritto che non dev'essere gravato da ulteriori restrizioni, mentre molto si potrebbe fare per migliorare la legislazione attuale, così da garantire davvero il diritto delle donne a scegliere e l'accesso sicuro all'aborto.

Il tema dell’aborto ha acceso ancora una volta il dibattito politico e pubblico in Italia, contrapponendo chi considera questa pratica moralmente inaccettabile e chi considera il mantenimento e la promozione della libertà riproduttiva di ogni donna una priorità.