fbpx Lancio di GAIA, la missione per mappare la Via Lattea | Scienza in rete

Lancio di GAIA, la missione per mappare la Via Lattea

Primary tabs

Read time: 2 mins

Il lancio di GAIA è un nuovo grande successo per la scienza dell'ESA. L'obiettivo è - sottolinea il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese - quello di fare precise e dettagliate osservazioni stereoscopiche di oltre un miliardo di oggetti che fanno parte della nostra Galassia. Dai dati provenienti dai telescopi di Gaia ci aspettiamo, quindi, risultati di particolare rilievo nel campo dell'astrometria, notevolmente migliori rispetto ai risultati ottenuti dal satellite Hipparcos. Questa missione, come quelle passate, presenti e future, vede molta Italia impegnata in prima persona, grazie al contributo dell' industria e della ricerca che si svolge nel nostro Paese.

La missione GAIA rivoluzionerà le nostre conoscenze della Via Lattea ed, in particolare, indagherà sulla nascita ed evoluzione di stelle e pianeti extrasolari, – dice Barbara Negri, responsabile ASI dell’Esplorazione e Osservazione dell’Universo. Ci si aspetta, infatti, che GAIA riveli la storia della nostra Galassia, descrivendo con grande precisione il suo stato attuale e permettendoci così di prevedere la sua futura evoluzione. Il Data Centre realizzato a Torino presso ALTEC, che utilizzerà anche il supercalcolatore FERMI installato presso il CINECA di Bologna, è stato dimensionato per poter gestire ed archiviare l’enorme mole di dati che saranno raccolti dal satellite GAIA durante la sua vita operativa.

La missione GAIA – dice Giovanni Bignami Presidente dell'INAF – testimonia l'eccellenza nell'astrofisica del nostro paese. Sono ben 8 gli istituti e gli osservatori dell'INAF che contribuiranno al successo della missione a cui si aggiunge l'ASI Data Center (ASDC) dove operano ricercatori INAF e ASI.  Un'eccellenza che ci viene riconosciuta nei consessi internazionali grazie anche al contributo di tanti giovani ricercatori che meritano di poter svolgere il loro lavoro senza dover abbandonare il proprio paese.

Per la prima volta potremo misurare direzioni e distanze su scala galattica, dice Mario Lattanzi dell'INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino e responsabile del gruppo di coordinamento italiano. È come quando i cartografi hanno disegnato le prime mappe per guidare i capitani delle navi. Gaia misurerà 2 miliardi di stelle e tutti gli oggetti cosmici che riuscirà a raggiungere con telescopi e sensori. In cinque anni avremo la più grande mappa celeste mai realizzata.

Il Data Processing Center Italiano a Torino ha costituito una grande sfida tecnologica dal punto di vista realizzativo che ha messo alla prova con successo le nostre capacità tecniche – dice Luigi Maria Quaglino, Amministratore Delegato di ALTEC – e ora siamo pronti nella fase operativa a fornire il necessario supporto industriale al team scientifico per un pieno sfruttamento dei dati.

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
ESA

prossimo articolo

Naomi Oreskes: «Ho mostrato come la scienza viene manipolata. E ora spiego perché»

Naomi Oreskes al Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste

La storica della scienza Naomi Oreskes è stata protagonista della giornata conclusiva del Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza tenuto alla SISSA di Trieste. La docente di Harvard scava alle radici del fondamentalismo economico, mettendo a nudo le fallacie di un’ideologia che vuole abolire il più possibile le regole per lasciare mano libera al mercato. E mostra le deliberate strategie con cui è stata diffusa. Un’ideologia che odia lo Stato, nel culto della libertà dell’individuo e dell’impresa, ma vede anche nella scienza un’avversaria, perché è proprio la scienza che dimostra i gravi danni provocati da un mercato privo di regole.

Nell’Aula Magna della SISSA c’è molta aspettativa, e si sente. Naomi Oreskes, invitata a parlare nella giornata conclusiva del Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza, tenuto alla SISSA di Trieste dal 2 al 5 dicembre, presenterà il suo ultimo saggio The Big Myth – How American Business Taught Us to Loathe Government and Love the Free Market (presto in libreria anche in traduzione italiana).