newsletter #94
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L'esperimento LHCb del CERN di Ginevra ha
rilevato
un'asimmetria nei processi di decadimento di due
mesoni, chiamati D0 e anti-D0, il
primo contenente un quark charm e il secondo contenente
un anti-quark charm. Materia e antimateria si comportano
dunque diversamente anche nel caso di questo quark
(risultati analoghi erano già stati osservati
per i quark strange e bottom). La misurazione era stata già
tentata da altri esperimenti in passato che
però non avevano statistica sufficiente a
raggiungere conclusioni robuste. Grazie alla grande
quantità di dati accumulata dall'LHC dal 2011 al 2018, gli scienziati sono stati
in grado di osservare l'effetto. Il meccanismo,
previsto dal Modello standard delle particelle,
contribuirebbe a spiegare lo squilibrio tra la quantità
di materia e antimateria presenti nell'Universo. Nell'immagine: l'esperimento LHCb nel
settembre del 2008. Credit: CERN
/ Peter Ginter. Licenza: Terms of use for CERN
audiovisual media.
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STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVO: UN CONCETTO DA ABBANDONARE
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L'American Statistical
Association ha dedicato l'ultimo numero della sua
rivista, The American Statistician, a
una revisione critica del concetto di
"significatività statistica"
misurata con il cosiddetto
p-value. La pubblicazione
è l'ultimo atto di un processo
cominciato nel 2016, quando
l'associazione aveva formulato delle
linee guida sugli errori più
frequenti commessi dagli scienziati,
in buona o cattiva fede,
nell'utilizzare il p-value come misura
della robustezza statistica dei loro
risultati. L'ASA chiede agli
scienziati di ragionare caso per caso,
piuttosto che applicare metodi
standard
[Undark Magazine; Dalmeet Singh Chawla]
Gli
fa eco sulle pagine di Nature un
manifesto proposto da tre
scienziati e firmato da oltre 800
altri ricercatori che chiedono di
abbandonare la dicotomia stabilita dal
p-value. I tre scienziati
chiedono a tutte le comunità
scientifiche che adottano metodi di
analisi statistica di accettare
l'incertezza dei loro risultati e
discuterla nei loro articoli,
piuttosto che limitarsi a
categorizzarli come statisticamente
significativi o non significativi a
seconda che il loro p-value sia
inferiore o superiore a un certo valore di soglia
(il 5% in alcune aree, lo 0,5% in
altre). Gli intervalli di confidenza
dovrebbero essere chiamati intervalli
di compatibilità, poiché
anche i valori fuori da questi
intervalli sono compatibili, anche se
in grado minore, con i dati
sperimentali. I ricercatori dovrebbero
discutere le implicazioni dei diversi
valori all'interno dell'intervallo,
in particolare di quello centrale,
poiché quello con maggiore
grado di compatibilità con i
dati. Inoltre, ricordano che la
determinazione stessa dell'intervallo
dipende dalle ipotesi che facciamo sui
dati e che dunque sarebbe saggio
considerarne più di una e
discutere i risultati alternativi. Infine, le riviste dovrebbero
smettere di basare sul p-value
la decisione di pubblicare o meno un
certo studio. [Nature;
Valentin Amrhein, Sander Greenland, Blake McShane]
L'abbandono del p-value
come misura della robustezza di uno
studio scientifico implica accettare
che la scienza non dà
certezze. Parlare il linguaggio
delle possibilità e delle
probabilità renderà
gli scienziati più o meno credibili per il
pubblico e per i politici?
Di certo, chiarire in anticipo il contenuto
di incertezza di una conclusione
scientifica proteggerà i
ricercatori dalla sfiducia generata
da una previsione clamorosamente
sbagliata. Occorre "solo" trovare il
linguaggio giusto
[The Guardian Editorial]
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DEPRESSIONE
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Il 5 marzo la Food and Drug Administration statunitense ha autorizzato l'utilizzo di un
farmaco simile alla ketamina per curare velocemente
la depressione, ma gli esperti hanno dei
dubbi. Gli studi clinici che hanno
consentito l'approvazione sono stati meno
approfonditi del solito, in più il
farmaco brevettato, lo Spravato, non contiene
esattamente la molecola contenuta nella
ketamina. Non sono poi noti gli
effetti al lungo termine dell'utilizzo di questi
farmaci e molti temono che chi li
utilizzerà svilupperà rapidamente
una forte dipendenza. Infine, c'è il
rischio che si sviluppi un mercato nero a cui ci
si potrà rivolgere per reperire la
medicina senza consulto medico. Nel Regno Unito
già si discute di istituire un registro
nazionale per monitorare con estrema attenzione
i consumi individuali. È stato stimato
che i ricavi della vendita dello Spravato
raggiungeranno i 700 milioni di
euro entro il 2022
[The Guardian; David Cox]
Martedì scorso sempre la FDA ha
approvato l'utilizzo di un farmaco chiamato
brexanolone per la cura per la depressione post partum, ma
è molto costoso e deve essere
somministrato in ospedale. Circa una mamma
ogni sette soffre di depressione post partum,
una condizione più grave e persistente
del cosiddetto baby blues e che può
renderla incapace di prendersi cura di se stessa
e quindi del proprio bambino. Il farmaco
approvato dall'FDA, con il nome commerciale di
Zulresso, è il primo nel suo genere. Il
costo per le pazienti senza assicurazione
sarà di 34 000 dollari e per essere
assunto richiede 60 ore di infusione sotto
supervisione di medica. Gli effetti collaterali
sono svariati, tra cui il rischio di svenire e
la conseguente necessità di essere
costantemente assistite quando ci si prende cura
del bambino. Tuttavia, il medicinale potrebbe
cambiare radicalmente le condizioni di vita alle
donne con questa condizione invalidante
[Vox;
Julia Belluz]
Ansia e depressione potrebbero influire
negativamente sul percorso scolastico, causando
un maggior numero di assenze ingiustificate. È
quanto ha concluso uno studio condotto dai
ricercatori dell'Exeter Medical School e
pubblicato sulla rivista Child and Adolescent
Mental Health. Gli scienziati hanno realizzato
una meta analisi di otto studi precedenti che
hanno coinvolto 26 000 studenti in Europa,
Nordamerica e Asia di età compresa tra 6
e 21 anni
[Reuters; Lisa Rapaport]
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RICERCA E SOCIETÀ
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Ricerca e
innovazione: il
Gruppo 2003 discute
l'origine della
crisi
italiana. Il
finanziamento alla
ricerca pubblica
è diminuito
del 21% tra il 2007
e il 2016, quello
all'università
del 14% tra il 2008
e il 2014 per un
totale di circa 2
miliardi di euro. Il
nostro tessuto
produttivo non ha
cambiato la sua
vocazione e
più di
11 000 giovani
studiosi hanno
deciso di emigrare dall'Italia
negli ultimi 10
anni. Potrebbe
essere questo uno
dei determinanti
più forti
della crisi
economica. Questi
alcuni dei contenuti
del Libro bianco
presentato dal
Gruppo 2003 in
occasione del suo
convegno annuale, lo scorso
20 marzo a Roma. Qui la
registrazione video dell'evento
[Il Sole 24 Ore]
Dopo quattro anni e più di 50 studi pubblicati, il progetto Lifepath si avvia alla conclusione con un meeting finale che si tiene a Ginevra il 26 e 27 marzo.
Lifepath ha portato a un importante avanzamento delle conoscenze della biologia dello svantaggio socioeconomico, chiarendo i meccanismi molecolari attraverso cui la posizione sociale si “incorpora” negli individui contribuendo a determinare un peggiore stato di salute dei “poveri” rispetto ai “ricchi”, definiti per condizioni di residenza, istruzione, reddito, posizione lavorativa. Gli studi condotti da Lifepath sono riusciti anche a misurare per la prima volta quanto incide la posizione socioeconomica per sé sulla salute rispetto agli altri riconosciuti fattori di rischio, come fumo, dieta, esercizio fisico, alcol, ecc.
[Lifepath Project]
Le email
hanno reso la vita
dei ricercatori
più semplice
o invece hanno
distrutto la loro
capacità di
pensare e
concentrarsi? Donald
Knuth, uno degli
informatici
più famosi
del mondo, non
fornisce un
indirizzo email
sulla sua pagina
personale
dell'Università
di Stanford. Per
comunicare con lui
occorre inviare una
lettera, che il suo
assistente
raccoglierà
per lui. Knuth
dedica un giorno
ogni 3 mesi ad
aprire la posta
arretrata. La sua
decisione è
giustificata dalla
necessità di
riuscire a
concentrarsi per un
lasso di tempo
sufficientemente
lungo. La ricezione
continua di messaggi
elettronici ha
radicalmente
cambiato il lavoro
dei ricercatori,
probabilmente in
peggio. Se
all'inizio ha
permesso di restare
in contatto con
collaboratori
lontani, oggi
è uno
strumento di
tortura, in parte
dovuto al carico
crescente di lavoro
amministrativo che
viene chiesto a
ricercatori e
professori
universitari. Ma il
lavoro del
ricercatore richiede
concentrazione profonda. E
allora l'accademia
potrebbe includere
nella sua missione
sociale quella di
proteggere la
concentrazione,
offrendo l'ultima
zona di
disconnessione prima
dell'inizio dell'attività
professionale [The
Chronicle Review;
Cal Newport]
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LA
SETTIMANA
DI
SCIENZA
IN RETE
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TAV Torino-Lione:
analisi
costi-benefici a
confronto. L’analisi
costi-benefici della
TAV è stata resa
nota a metà febbraio
2019. I risultati
dell’analisi vedono
un saldo negativo
tra benefici e costi
sull’ordine di 7-8
miliardi di euro di
valore attuale netto
del progetto, che
risulta quindi
largamente
svantaggioso per la
collettività
internazionale e, di
riflesso, per quella
italiana. Fabio Pasquali, segretario della delegazione italiana della CIG - Commissione intergovernativa per la TAV, ripercorre il processo seguito nelle due analisi (2011 e del 2019), per fornire a chi legge strumenti per quanto possibile neutrali per farsi una propria idea sul progetto e sulla sua valutazione
[Scienza in rete;
Fabio Pasquali]
Diminuisce la mortalità per tumore in Europa. Secondo uno studio pubblicato su Annals of Oncology e supportato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), nel 2019 i tassi di mortalità per tumore, e in particolare per il tumore della mammella (grazie a programmi di screening, diagnosi precoce e miglioramenti nel trattamento e nella gestione della malattia), continueranno a diminuire nell’Unione Europea con l’eccezione di alcuni Paesi dell’Europa centrale, fra i quali la Polonia
[Scienza in rete;
Carlo La Vecchia]
L'erosione culturale in scimmie e altri animali. Anche altre specie, oltre alla nostra, hanno una loro cultura, definita come "un'informazione o un comportamento, condiviso in una comunità, che è stato acquisito dai conspecifici attraverso qualche forma di apprendimento sociale". È il caso delle tecniche di caccia delle megattere, o dell'utilizzo di strumenti per procacciarsi il cibo e differenti gesti per comunicare osservati in molti primati.
Secondo un report recentemente pubblicato su Science, conoscere la cultura negli animali non umani può rappresentare un elemento chiave da considerare quando si pianificano strategie di conservazione. E uno studio condotto negli scimpanzé avverte che l'impatto umano determina una sostanziale perdita di varietà culturale in queste scimmie: perdita che avrà ripercussioni negative sulla fitness individuale e quindi può mettere a rischio l’intera specie
[Scienza in rete;
Anna Romano]
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IN
BREVE
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Karen Uhlenbeck: la prima donna a vincere il premio
Abel per la matematica
[Quantamagazine]
Copenaghen
è l'esempio
di come le
città possono
lottare contro il
cambiamento climatico
[The
New York Times]
Giornata mondiale dell'acqua: secondo il nuovo rapporto delle
Nazioni Unite più di 800 milioni di
persone non hanno
accesso all'acqua
potabile.
[Le Monde]
L'intelligenza artificiale potrebbe migliorare
la qualità delle cure offerte nelle
unità di terapia intensiva
[Nature Digital Medicine]
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