newsletter #41
LA LOTTA CONTRO L'AIDS NEL 2017
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Infografica per il World Aids
Day 2017, 1 dicembre 2017. Credit: World
Health Organization.
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Sono stati 3451 i nuovi casi di HIV
diagnosticati in Italia nel 2016, in diminuzione rispetto
al 2012, quando erano stati 4140. Il dato
più interessante riguarda però
l'età media della diagnosi, 37,5 anni, che si sposta
in avanti rispetto al passato. Questa tendenza si associa a un altro
dato: il 23% delle diagnosi di AIDS è avvenuto a
meno di tre mesi dalla scoperta
dell'infezione, una percentuale che in Europa
sale al 68%. Le persone convivono dunque per
molto tempo con l'HIV senza esserne consapevoli,
spesso perché non percepiscono il rischio
delle loro abitudini.
[La Stampa; Fabio Di Todaro]
La resistenza ai farmaci per
l'HIV è in aumento nei Paesi a basso e
medio reddito, dove ha superato il 10% delle
persone con HIV che iniziano o riprendono
terapie antiretrovirali di
prima linea. A mostrarlo è una
meta-analisi, pubblicata su The Lancet
Infectious Diseases, condotta su 358 campioni di dati
riguardanti oltre 56 mila adulti con HIV che
vivono in 63 Paesi a basso e medio reddito. Gli
autori si sono concentrati sulla resistenza agli
inibitori non nucleosidici della trascrittasi
inversa (NNRTI), che vengono raccomandati in
combinazione con quelli nucleosidici nelle
terapie di prima linea. Ebbene, l'aumento
maggiore della resistenza agli NNRTI c'è stato nell'Africa
orientale, dove tra il 2001 e il 2016
è cresciuta del 29% all'anno. La crescita
annuale è stata del 23% nell'Africa
meridionale e dell'11% in Asia. Lo studio
suggerisce un altro dato importante: le persone
con virus resistenti agli NNRTI nel 10%-30% dei
casi sono già stati esposte alle terapie
antiretrovirali, interrotte spesso a causa delle
difficoltà nel raggiungere i centri di
cura o alla scarsa disponibilità dei farmaci.
[Univerity College London News; Chris Lane]
Undetectable = Untransmissable, U = U. È questo lo slogan al
centro della campagna di lotta all'HIV nel 2017. Il fatto che le persone
con HIV, ma con una carica virale non rilevabile, non possano trasmettere
il virus è ormai accettato nella comunità dei
sieropositivi e dei malati di AIDS, grazie all'accumularsi di prove
scientifiche sempre più convincenti. Ma per rendere questo
messaggio chiaro a tutti, in particolare ai familiari e agli amici
delle persone con HIV, è stato necessario più tempo e il
sostegno delle maggiori organizzazioni di sanità pubblica nel
mondo. Di fondamentale importanza l'endorsement dei Centers for
Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, arrivata due mesi fa.
[The Lancet HIV; Editorial]
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DISINFORMAZIONE ONLINE
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Una foto di Drawing Hands, litografia
dell'artista olandese M.C. Escher, stampata per la
prima volta nel 1948. Credit: James
Wang / Flickr. Licenza: CC
BY-NC-ND 2.0.
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Sulle pagine di PNAS il giornalista scientifico M. Mitchell
Waldrop fa un'analisi lucida del problema della disinformazione online, quello che una ricercatrice intervistata dall'autore chiama misinformation ecosystem.
Una riflessione sui limiti, ma anche le
opportunità, offerte dalla tecnologia per
cercare di contrastare il fenomeno, che pone l'accento sull'importanza di intervenire sui fruitori dell'informazione e non solo sulle fonti delle notizie e sulle piattaforme digitali attraverso cui le notizie circolano.
[Proceedings of the National Academy of
Sciences; M. Mitchell Waldrop]
I social network, come un pascolo liberamente
accessibile a tutti gli allevatori di un villaggio
inglese dell'ottocento, stanno affrontando la tragedia dei beni comuni. Ogni utente
agisce "razionalmente" nel suo interesse
personale, ma questo danneggia il benessere
della comunità, come l'allevatore che
porta al pascolo una quantità eccessiva
di bestiame impoverendo la terra fino a renderla
inutilizzabile.
La comunità degli
internauti si vede sottratto il diritto a un'informazione
corretta e viene esposta a contenuti violenti o
che promuovono la paura, l'odio e il razzismo.
[Financial Times; John Gapper]
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ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA
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Treasure map. Credit: Steven Johnson /
Flickr.
Licenza: Public Domain.
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Trapelano indiscrezioni sull'imminente bando PRIN, che assegnerà 390 milioni a progetti scientifici di interesse nazionale.
Ogni progetto potrà ricevere al massimo 1 milione e 200 mila euro, ma dovrà coinvolgere più gruppi di ricerca, coordinati da un ricercatore o professore con posizione a tempo indeterminato in un'università italiana.
Al centro delle polemiche proprio il rischio che i fondi vengano
eccessivamente frazionati e assegnati a
ricercatori non giovanissimi. Si lamenta inoltre
l'esclusione degli enti di ricerca dai ruoli
coordinamento.
[La Repubblica; Silvia Bencivelli e Luca Fraioli]
Il 28 novembre sono stati resi noti i risultati dei Consolidator Grants 2017 dello European Research Council.
Si tratta dei finanziamenti destinati ai ricercatori con 7-12 anni di esperienza dal completamento del dottorato di ricerca, insomma scienziati nel pieno della loro carriera.
Gli italiani sono i secondi classificati, con 33 progetti sui 329 assegnati. Meglio di noi solo i tedeschi, che hanno ottenuto 55 finanziamenti. Ma se si guarda alla nazionalità dell'istituzione che ospita il grant, le cose sono diverse: l'Italia è settima con soli 14 progetti.
[European Research Council; Statistics]
Nel libro "MAMMOGRAFIA – Emozioni, evidenze e controversie scientifiche nella diagnosi precoce del tumore al seno", appena pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore, Eugenio Paci racconta, da protagonista, la trentennale vicenda degli screening mammografici.
Secondo Roberto Satolli questa narrazione permette di affrontare temi
importanti: il progressivo sfumare del confine tra salute e malattia,
l'emergere del concetto di sovradiagnosi e sovratrattamento, nuovi
modelli di aiuto alla decisione per le donne.
[Scienza in rete; Roberto Satolli]
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MISCELLANEA
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Una foto del Lago Chad, realizzata nel
2014 da uno dei membri
della Expedition 40 a bordo della Stazione Spaziale
Internazionale. Credit: NASA Johsnon / Flickr. Licenza: CC BY-NC 2.0.
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Tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni novanta la superficie delle acque del lago Chad si è ridotta del 95%, lasciando spazio al deserto nella zona settentrionale.
I pesci che un tempo popolavano le acque dei fiumi affluenti sono diminuiti drasticamente, riducendo alla fame la popolazione. La situazione, già drammatica, è stata aggravata dal terrorismo di Boko Haram e dalla violenza dell'esercito ciadiano.
Un disastro umanitario che interessa milioni di
persone che vivono nella zona del Sahel.
[The New Yorker; Ben Taub]
In occasione del Welcome Day della Scuola
Internazionale Superiore di Studi Avanzati a Trieste, Cristina Da Rold ha intervistato Semir Zeki, neurobiologo di UCL considerato il fondatore della neuroestetica.
[Scienza in rete; Cristina Da Rold]
“A cosa serve curare le persone per poi lasciarle nelle condizioni che le hanno fatte ammalare?”, si chiede Sir Michael Marmot in apertura del convegno “L’Italia per l’equità nella salute”, che si è tenuto a Roma il primo dicembre.
Luca Carra e Monia Torre analizzano il rapporto
presentato al convegno, che sintetizza i
principali dati sulle disuguaglianze di salute
in Italia e fa il punto sui diversi fattori che
le determinano.
[Scienza in rete; Luca Carra e Monia Torre]
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