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Cronache della ricerca #211 / 16 marzo 2022

 

Convegno annuale Gruppo 2003, Accademia Nazionale dei Lincei, 17 marzo ore 14.30 - 17.30

Immagine: Scienza in rete


Nella difficile congiuntura attuale il Gruppo 2003 torna a riunirsi in presenza nella prestigiosa cornice dell’Accademia dei Lincei per affrontare alcuni dei temi del dibattito pubblico attuale. Il convegno si apre con la lectio magistralis del Nobel Giorgio Parisi, “Le sfide dell’umanità e i fari della scienza”, e seguirà la lectio magistralis di Vincenzo Balzani, premio Unesco per le scienze di base 2021 sul tema “Dalla fotochimica alle macchine molecolari”. Il Convegno prosegue affrontando due temi cruciali come l’agricoltura e l’alimentazione, i primi due capitoli di un lavoro collettivo che il Gruppo2003 sta svolgendo per dare risposte basate sulla scienza a questioni sociali e politiche aperte (a cura di Franco Miglietta, Marco Bindi, Paola Bonfante, Sandro Fuzzi, Piero Genovesi, Bruno Mezzetti, Dario Papale, Riccardo Valentini, Mauro Serafini, Nicola Bellomo, Mario Clerici, Daniele Del Rio, Kieran M. Tuohy, Paolo Vineis). Chi fosse interessato a partecipare in presenza, visti i posti limitati, può scrivere a [email protected]
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Le voci della scienza

 

Partecipa al nostro premio rivolto a giovani ricercatori e ricercatrici!

 

 

Scienza e politica: la consulenza scientifica

 

di Benjamin Cucchi
La consulenza scientifica, ovvero scienziati e scienziate che consigliano i decisori politici: ecco il tema di questo episodio. Come funziona questa articolazione del rapporto tra scienza e politica? Quali sono le sue caratteristiche, difficoltà e opportunità? E quali sono gli impatti di due anni di pandemia? Esploriamo questi temi insieme ad Alessandro Allegra: ricercatore e professionista nell'ambito del science advice a livello europeo, nonché uno dei principali promotori dell’iniziativa Scienza in Parlamento. Un viaggio tra scienza e politica, tra riflessione critica e cultura pop, tra storia, attualità e futuro.

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A 100 secondi dalla mezzanotte nucleare

 

di Jacopo Mengarelli

«Una guerra nucleare su larga scala causerebbe un inverno nucleare, con un calo medio delle temperature di circa 10°C in tutto il mondo, e potrebbe uccidere la maggior parte dell'umanità in 10 anni». Questo si legge nel commento a firma di Ira Helfand, Patricia Lewis e Andy Haines apparso su The Lancet lo scorso 4 marzo. Sembra paradossale che dopo due anni di una devastante pandemia e con la crisi climatica in peggioramento si parli di una maggiore probabilità di guerra nucleare. 12 700 è il numero stimato di testate a inizio 2022: purtroppo, infatti, da decenni non fa un passo avanti verso il totale disarmo il Trattato di non proliferazione nucleare. Per questo, serve probabilmente rafforzare gli organismi sovranazionali, aumentandone anche la legittimazione popolare.
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La sottile linea rossa. Armi chimiche e biologiche nel conflitto russo-ucraino

 

di Stefano Cisternino
Numerosi trattati hanno abolito l’uso delle armi chimiche e biologiche, ma la Russia non ha mai realmente smesso di produrle e usarle. Se dovessero essere impiegate nel conflitto con l'Ucraina, questo sarebbe visto come il superamento di una “Red Line” riconosciuta a livello internazionale, spingendo l'Occidente a prendere un'azione decisiva e probabilmente a reagire con la forza.

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Coinvolgere i pazienti nella ricerca: l'esempio del modello MULTI-ACT

 

di Luca Carra

È stata recentemente pubblicata, su Health Research Policy and Systems, la descrizione del modello MULTI-ACT, costruito dall’Associazione italiana sclerosi multipla, con la sua Fondazione, insieme a ricercatori, istituzioni, industria e persone con sclerosi multipla per avere in Italia e in Europa una ricerca partecipata, innovativa, responsabile. Luca Carra ne parla Paola Zaratin, direttrice Ricerca Scientifica FISM e coordinatrice del progetto MULTI-ACT.
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Lettera degli scienziati e dei giornalisti scientifici russi contro la guerra in Ucraina

 

di Rino Falcone
La lettera aperta degli scienziati russi di forte opposizione alla drammatica invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito del loro paese ci offre uno spaccato dell’iperbole cognitiva che questa aggressione militare sta comportando. Gli scienziati russi sollevano questioni basilari contro questa azione di guerra, richiamando la radice comune delle popolazioni ucraine e russe, indicando i rischi di una escalation senza controllo.

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Detriti lunari: il problema dei manufatti terrestri sulla Luna

 

di Patrizia Caraveo

A marzo, un pezzo di spazzatura ha colpito la Luna, andando ad aggiungersi alle quasi 200 tonnellate di ferraglia che abbiamo depositato sul satellite dal 1959 a oggi. L’evento ha suonato un campanello di allarme, ricordando che nessuno si preoccupa di censire i molti oggetti che orbitano intorno alla Luna - problema che sarebbe il caso di considerare, perché il nostro satellite vedrà non meno di 50 missioni nei prossimi anni e nessuno vuole correre il rischio di ricevere una visita non programmata, magari su una base lunare che ospita equipaggi umani.
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Il sostegno di Zadig all'Ucraina

 

Zadig Società Benefit, in seguito agli eventi bellici in corso in europa orientale, ha deciso di devolvere all'Ucraina il 25% dei propri ricavi nel campo della formazione del mese in corso.
Il sito di Zadig →

 


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