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9 maggio 2020
SPECIALE COVID-19
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La dashboard di Scienza in rete include nella mappa d’Italia il dataset analitico pubblicato da Istat il 4 maggio 2020 con i decessi giornalieri in ogni singolo comune di residenza per sesso dal primo gennaio al 15 aprile 2020 per i 4.433 comuni verificati. Il calcolo della variazione di mortalità è una elaborazione di Scienza in rete. E' stata calcolata la variazione dei decessi 2020 rispetto ai decessi degli ultimi 5 anni (media). Contestualmente al rilascio dei dati, Istat ha pubblicato un dettagliato report sull'eccesso di mortalità nel primo trimestre 2020, importante anche per la rapidità di elaborazione, quantità e qualità dei dati analizzati, oltre che per rapidità di elaborazione in un ambito in cui il flusso dei dati consolidati è solitamente più lento. Il rapporto descrive un'Italia divisa in tre: grande eccesso al nord, più contenuto al sud. Anche in confronto ad anni in cui sono stati registrati picchi negli eccessi di mortalità, come il 2017. 
Interviste
Ormai è certo: il lockdown dell’Italia ha prodotto importanti effetti sulla riduzione della trasmissione di Covid-19. E’ il momento di fare qualche piccolo bilancio e qualche previsione. Ne abbiamo parlato con Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e da pochi giorni direttore generale della Prevenzione del Ministero della salute. [Scienza in rete; Cristiana Pulcinelli]

Dall’insediamento il 2 marzo come direttore dell’Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini si è fatto notare con una serie di misure decisamente straordinarie legate anche alla epidemia da Coronavirus. Colpito da Covid, ha continuato a lavorare allo Spallanzani dove è stato ricoverato per 12 giorni ed ora eccolo qui seppur in quarantena pronto per l’intervista. [Scienza in rete; Luca Carra]
Storia
La teoria della patocenosi, elaborata dal grande storico della medicina Mirko Grmek, apre a una visione ecologica delle malattie in equilibrio dinamico fra loro. A volte una malattia ne eclissa altre, come fece la peste nera con vaiolo e morbillo. Comune è anche la sinergia fra loro, come le coinfezioni e il potenziamento della malattia stessa dovuto alla risposta parossistica degli anticorpi, come nel caso del nuovo coronavirus. La lente della patocenosi chiarisce anche le caratteristiche della pandemia da SARS-CoV-2, che emerge dal combinato della promiscuità uomo-animale nei wet market cinesi ma spicca il volo per la loro adiacenza con i centri direzionali abitati da individui che si spostano continuamente e rapidamente a livello planetario. E spiega anche il fatto che SARS-CoV-2 utilizzi per entrare nelle cellule dell’ospite un recettore che si trova espresso in quantità più significative nelle persone anziane e nelle persone colpite dalle patologie cosiddette del benessere, proliferando in un ecosistema sanitario avanzato che per rispondere a queste malattie ha abbassato la guarda sul territorio e aumentato la disponibilità di metodi di intervento salvavita come le terapie intensive. Si crea così un circolo virtuoso ma perverso per la diffusione del parassita, che sancisce la superiore intelligenza collettiva dei germi su ogni attuale forma di intelligenza collettiva umana o artificiale. [Scienza in rete; Gilberto Corbellini]
Eventi
Mutazioni coronavirus COVID-19, prepariamoci al futuro: domani, dopodomani e il tempo che verrà. Martedì 12 maggio (14.30-18:30) un dibattito sulla pandemia fra Alberto Mantovani, Giuseppe Ippolito, Ilaria Capua, Walter Ricciardi, Rino Rappuoli, Massimo Scaccabarozzi, Walter Marrocco, Luciano Ravera, Giovanni Apolone, Tito Boeri.
Programma, diretta streaming e informazioni su Scienza in rete.
Fase due
Uscire o non uscire? La ripresa va comunicata bene, oppure la fase due potrebbe trasformarsi in un incubo. [Scienza in rete; Luca Carra]

Ipotizzando che gli infetti sviluppino un’immunità persistente all’infezione, i due epidemiologi confrontano due scenari basandosi sull’andamento dell’epidemia in Piemonte. Il primo scenario ipotizza un rilassamento rapido delle misure entro fine maggio; il secondo una permanenza ridotta del distanziamento sociale combinato con un efficace tracciamento dei casi. Risultato: nel primo caso ci si attende un secondo picco dell’epidemia verso metà agosto, con un numero di ricoveri in terapia intensiva simile alla prima ondata, con il 70% della popolazione immune a fine anno. Nel secondo caso un picco epidemico minore ma prolungato nel tempo, con la fine dell'epidemia non prima di maggio 2021. [Scienza in rete; Iacopo Baussano, Stefano Rosso]

La Fase due iniziata il 4 maggio 2020 deve il suo successo a una efficiente campagna di sorveglianza della popolazione per interrompere la catena dei contagi attraverso il rafforzamento delle attività di identificazione dei casi, il loro isolamento extra-domiciliare, l’identificazione tempestiva dei contatti, l’estensione delle capacità di accertamento virologico dell’infezione a partire dalle categorie ad alto rischio e l’identificazione dei focolai di contagio. In una lettera aperta a ministeri e autorità, l'Associazione italiana di epidemiologia (AIE) dettaglia cosa si deve fare a livello nazionale. Subito! [Scienza in rete; AIE]

Un contributo a lungo atteso per fare chiarezza su scenari futuri è il rapporto sull'Italia pubblicato settimana scorsa dall’Imperial College di Londra, con Oxford e il collaborating center dell'OMS, e firmato dal gruppo di Neil Ferguson, di cui fa parte anche l’italiana Ilaria Dorigatti. E il risultato è una doccia fredda: ancora morti, e non pochi, se la fase 2 porterà a un rilassamento delle protezioni individuali (distanze e mascherine) e se non si partirà subito con sorveglianza e tamponi a tappeto. Il rapporto, scaricabile qui, è un invito a un’estrema cautela nel periodo post-lockdown, che se non governato potrebbe portare a un numero di morti da qui a fine giugno da 3-5.000 a 23.000, a seconda degli scenari ipotizzati. [Scienza in rete; Luca Carra]
Bambini
A parte l'assenza di tamponi positivi fra i bambini sotto i 10 anni nello studio di Vo' Euganeo (e dell'1% fra i ragazzi), altre osservazioni segnalano infezioni dei bambini, che anche se asintomatici possono essere infettivi. Il rischio di morte è praticamente nullo, ma si sono verificati casi di manifestazioni dermatologiche e un aumento di casi della malattia di Kawasaki, anche se parliamo di casi rari. Tutti questi elementi vanno considerati per decidere quando far  tornare bambini e ragazzi a scuola, anche per consentire ai genitori di riprendere il lavoro. [Scienza in rete; Simonetta Pagliani]
Farmaci
L'FDA ha approvato il Remdesivir per la terapia dei pazienti con Covid-19: si tratta di un farmaco che impedisce la replicazione del virus, e i trial in corso sono una decina. Il Remdesivir non è, comunque, l'unico farmaco che può aiutarci contro Covid-19, come spiegano Enrico Bucci ed Ernesto Carafoli in quest'articolo, e lo stesso Remdesivir potrebbe essere sostituito da un farmaco che agisce in modo analogo ma, da studi condotti sui topi, sembra essere ancora più potente. [Scienza in rete; Ernesto Carafoli; Enrico Bucci]
Epidemiologia
La pandemia di Covid-19 ha portato con sé un grande interesse per l'epidemiologia, che ha ricevuto un'attenzione senza precedenti anche dai media e dagli amministratori. Ma non si può nascondere una certa preoccupazione per l'uso distorto o scorretto che si è a volte fatto dei suoi metodi, e in particolare delle trappole rappresentate dalle correlazioni non-senso (come quella che associa i nuovi nati con la presenza di cicogne) e dalla tendenza a disegnare l'obiettivo dopo averlo "colpito" (la cosiddetta sindrome del pistolero texano). [Scienza in rete; Fabrizio Bianchi]
Psicologia e Comunicazione
Nella Fase due la pandemia si combatte soprattutto con i nostri comportamenti e la nostra capacità di cooperazione. È questa la lezione principale che possiamo trarre dal paper appena uscito su Nature Human Behaviour, in cui 42 ricercatori in scienze sociali e psicologiche hanno passato in rassegna un secolo di teorie ed esperimenti di psicologia sociale e cognitiva per un’analisi a tutto campo: dal ruolo della paura e dello stress da isolamento, alle tecniche di coping e di contrasto alla disinformazione e all’atomizzazione delle persone minacciate dall’epidemia. [Scienza in rete; Luca Carra, Giovanni de Girolamo]

Uno studio pubblicato sul Journal of Public Health ha analizzato i tweet inviati dai leader del G7 sulla pandemia da COVID-19 scritti tra il 17 novembre 2019 e il 17 marzo 2020. Sono stati presi in considerazione quelli contenenti le parole chiave “COVID-19” o “coronavirus” che hanno ottenuto almeno 500 like. L’analisi porta a una conclusione netta: il migliore è Trudeau (informativo) e il peggiore Trump (politico e manipolativo). [Scienza in rete; Debora Serra]
Prevenzione
L’irraggiamento con radiazione ultravioletta per combattere il SARS-CoV-2 negli ambienti è un’idea valida e condivisa tra gli scienziati, e merita di essere approfondita. E’ però necessario specificare che la radiazione dev’essere del tipo UV-C, e precisamente ad una lunghezza d’onda di 207-222 nanometri. Inoltre bisogna considerare che l’efficacia e la mancanza di rischio per la salute umana dipende dall’intensità e durata dell’esposizione. Le radiazioni ultraviolette (non soltanto l’UV-C) sono potenzialmente pericolose per gli esseri umani e devono essere utilizzate solamente sotto stretto controllo di personale esperto. [Scienza in rete; Valentina Rapozzi, Alberto Credi, Marina Venturini, Massimo Trotta, Maurizio D’Auria]

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