newsletter #121
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Davvero un finanziamento può sconvolgere un ateneo? In Italia si dibatte più o meno a proposito dell'utilità dell'European Research Council (ERC) (qui l'editoriale su Corriere della Sera di Walter Lapini che ha evidenziato presunti effetti negativi per le università italiane conseguenti alla aggiudicazione di bandi ERC, e qui la risposta di Gianfranco Billari e del rettore della Bocconi Gianmario Verona). Il Gruppo 2003 si associa idealmente ai firmatari della bella lettera pubblicata oggi su AIRInforma da un gruppo di ricercatori e docenti universitari «Simili posizioni», spiegano nella lettera, «… rischiano di vanificare gli sforzi dei molti che, in Italia e dall’estero, fanno del loro meglio per migliorare il sistema e valorizzare l’immagine dell’Università, anche come motore dello sviluppo economico e sociale della nazione. Nella narrativa dell’articolo di Lapini addirittura il successo nell’ottenere finanziamenti europei è quasi una colpa anziché un merito… Ci chiediamo come sia possibile definire “cani sciolti” ricercatori che hanno acquisito un’importante esperienza internazionale in atenei ed istituti di ricerca o imprese di altri paesi e che hanno rifiutato di conformarsi alle regole clientelari che talvolta vigono nell’accademia italiana… Il problema principale però non viene toccato dall’autore e consiste nel fatto che il fine ultimo di questi programmi viene in Italia malinteso… Ricordiamo che questi fondi sono pensati come un complemento al finanziamento nazionale della ricerca, mirato a fornire un contributo addizionale a progetti particolarmente innovativi, caratterizzati da collaborazione e mobilità internazionali. La scarsità delle risorse a disposizione dei ricercatori attivi in Italia, a differenza che in altri paesi, non è di certo responsabilità dell’Unione Europea, né tantomeno dei vincitori di un grant ERC o di una borsa Marie Skłodowska-Curie ma è figlia dell’assenza di visione strategica della ricerca e dell’innovazione a livello di classe dirigente, con un effetto ancora più marcato sulle discipline umanistiche a cui l’intervento di Lapini faceva riferimento.»
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CRONACHE DELLA RICERCA
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ERC 2019: per vincerli bisogna emigrare? L’European Research Council (ERC) è un programma di finanziamento della ricerca attivo dal 2007 con l'obiettivo di incoraggiare la ricerca di alta qualità in Europa attraverso bandi competitivi che riguardano tutte le discipline: scienze della vita, scienze fisiche, scienze sociali. Dal primo gennaio 2020, il nuovo presidente è Mauro Ferrari, italiano ma attivo scientificamente all'estero. Per l'Italia potrebbe essere una fonte prestigiosa di finanziamento, anche se limitata a pochi ricercatori. Le capacità degli scienziati ci sono (infatti gli italiani all'estero vincono parecchi bandi) ma il sistema italiano sembra inadeguato ad attrarre questo tipo di fondi. I dati del 2019 sono lo specchio della situazione: l'Italia, oltre a scontare il cronico sottofinanziamento interno, è sempre meno competitiva a livello internazionale. Gli scienziati italiani invece riescono a emigrare e vincere, ma la concorrenza è sempre più agguerrita. [Sergio Cima]
È il momento di Cheops. Il 18 dicembre è iniziata l'avventura spaziale del satellite Cheops, frutto di un progetto congiunto ESA-Svizzera e con un importante contributi italiano. Scopo della missione è determinare le caratteristiche dei pianeti extrasolari già noti, fornendo ad esempio indicazioni sull'inclinazione dell'orbita planetaria e in alcuni casi anche sulla loro atmosfera. Claudio Elidoro ne parla con Isabella Pagano dell'INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania, responsabile scientifico nazionale per la partecipazione italiana al progetto Cheops. [Claudio Elidoro]
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PLANET INTELLIGENCE
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Per mobilitarsi sul clima servono ethos, pathos e logos. Il clima, Aristotele e l'arte della retorica: in quest'articolo, Simona Re parla di come i tre ingredienti principali della buona argomentazione, ethos, pathos e logos, possano aiutarci ad affrontare l'emergenza climatica attraverso strumenti di dialogo e di partecipazione attiva, per consentire alla gente di informarsi, confrontarsi e far sentire la propria voce. [Simona Re]
La finanza che protegge il rinoceronte. I Rhino Bond sono titoli obbligazionari per la tutela del rinoceronte nero, la cui popolazione si è ridotta drasticamente dagli anni '70 a oggi. Emessi per un ammontare complessivo di 50 milioni di dollari, gli interessi saranno ripagati se la popolazione dei rinoceronti neri africani situati tra Kenia e Sudafrica (area in cui si concentra il 12% della totalità della specie) aumenterà nei prossimi cinque anni. [Chiara Scavone]
Intelligenza artificiale, cambiamenti climatici e migrazioni. Uno studio recentemente pubblicato su Nature Climate Change ha usato tecnologie avanzate per analizzare i dati radar sulle migrazioni degli uccelli nell'arco degli ultimi 24 anni, su tutti gli Stati Uniti continentali. I risultati di quest'analisi, che sarebbe stato impossibile fino a qualche tempo fa, hanno permesso di evidenziare un'anticipazione delle migrazioni primaverili che coinvolge centinaia di specie di uccelli. Ma che potrebbe non essere sufficiente per consentire loro di fronteggiare i cambiamenti climatici. [Anna Romano]
Se 30.000 specie vi sembran poche. La IUCN ha annunciato l'ultimo aggiornamento delle liste rosse, che comprende la valutazione dello stato di conservazione di 112.432 specie; di queste, il 27% è considerato a rischio di estinzione. Le attività antropiche e l'effetto dei cambiamenti climatici pesano su specie animali e vegetali, in mare e in terra, spesso con ripercussioni a catena su tutto il loro ecosistema. Ci sono però anche dieci storie di successo, nelle quali è stato possibile invertire una tendenza negativa: sono le storie che dimostrano, per dirla con le parole di Grethel Aguilar, direttrice generale della IUCN, “che la natura può ristabilirsi, se le si dà almeno una mezza possibilità di farlo”. Nell'immagine: un rallo di Guam, una delle specie per le quali si sono registrati segnali di ripresa. [Laura Scillitani]
Impegni al ribasso per i diritti umani alla COP25. Venerdì 13 dicembre doveva essere l’ultimo giorno di negoziati sul clima per il 2019 di Madrid. Nel tardo pomeriggio, durante la conferenza stampa delle 19.00, arriva l’annuncio della presidenza cilena dell’assemblea: i negoziati proseguiranno ad oltranza. La società civile nel frattempo non si è risparmiata, ed ha usato ogni ora aggiuntiva di questo processo per promuovere l’integrazione dei diritti umani nei testi negoziali. Nelle precedenti bozze di testo delle Linee Guida per l’implementazione dell’Accordo di Parigi erano presenti riferimenti a principi come, tra gli altri, la parità di genere, giusta transizione, e la tutela delle popolazioni indigene. Nelle versioni allo studio delle delegazioni nelle ultime fasi negoziali, questi riferimenti erano nella maggior parte spariti creando ulteriore terreno di scontro tra i negoziatori. [Chiara Soletti]
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POLITICA DELLA RICERCA
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Bene due ministeri per scuola e università e ricerca. Il Gruppo 2003 per la ricerca scientifica si rallegra della scelta operata dal governo di separare il Ministero dell’Istruzione dal Ministero dell'Università e ricerca, come proposto dallo stesso Gruppo lo scorso settembre. La scissione del MIUR in due ministeri era già avvenuta dal 1988 al 2001, e successivamente dal 2006 al 2008 (poi riuniti prima per la legge Bassanini e poi per una disposizione della Finanziaria del 2008). La riforma, infatti, consente un lavoro migliore in due ambiti di primaria importanza per lo sviluppo del Paese: la scuola da un lato, che attende da tempo un rinnovamento anche in considerazione dei deludenti risultati dell’ultima rilevazione PISA; l'università e la ricerca dall’altro, che da anni soffre di una preoccupante disattenzione politica e di un cronico sottofinanziamento. [Gruppo 2003]
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SALUTE
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La Legge Sirchia compie 15 anni. Il 10 gennaio del 2005, in Italia, entrava in vigore la cosiddetta Legge Sirchia (Legge 3/2003) che, a tutela dei non fumatori, proibiva il fumo in tutti i locali pubblici. Ma cosa è cambiato in questi 15 anni nel nostro Paese con la legge Sirchia? In termini di salute di sicuro si è registrata la riduzione del 4% dei ricoveri ospedalieri per malattie ischemiche del cuore, senza contare altri effetti a cascata, fra i quali un diverso atteggiamento culturale verso il fumo nei luoghi pubblici, benefici economici e sociali. Per approfondire consulta il Primo Piano dedicato sul sito ISS, lo speciale a cura di Tobaccoendgame e la Legge 3/2003.
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TEMPI MODERNI
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La proboscide artificiale. Finanziato dalla Commissione Europea, il progetto PROBOSCIS è coordinato dall'Istituto Italiano di Tecnologia. Il suo obiettivo è costruire un manipolatore di oggetti ispirato alla proboscide dell'elefante, raccogliendone le caratteristiche di sensibilità e resistenza, delicatezza e forza. [Anna Romano]
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