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Francesco Selmi

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Francesco Selmi (Vignola, 1817 -  Vignola, 1881), chimico, è uno dei grandi scienziati e patrioti italiani del XIX secolo. Nato a Vignola, nei pressi di Modena, e rimasto presto orfano di padre, ha un’adolescenza molto difficile. Ha in carico la sua famiglia, dunque lavora e, nel contempo, studia. Con grande successo, peraltro. Nel 1836 conclude gli studi in Filosofia e l’anno successivo consegue il Magistero in Farmacia. In questi anni, intanto, segue il Corso di Chimica e istituzioni farmaceutiche tenute da Alessandro Saviani. 

Grazie alle conoscenze acquisite, Francesco Selmi viene chiamato a dirigere, tra il 1839 e il 1842, il Laboratorio di Chimica. In questi stessi anni inizia a pubblicare articoli sia scientifici che letterari sul Giornale letterario scientifico modenese. Proprio su questo giornale pubblica, tra il mese di dicembre 1840 e il mese di febbraio 1841, due articoli "Intorno all’azione dei cloruri d’ammonio sul cloruro mercurioso", che hanno notevole impatto sulla comunità chimica e farmaceutica italiana, tanto da essere ripresi sia da Gianalessandro Majocchi nella sua nuova rivista Annali di chimica, fisica e matematica, sia sul Giornale delle scienze mediche di Angelo Abbene.

Nel 1842 partecipa alla Riunione degli Scienziati Italiani di Padova come segretario della sottosezione chimica. Intanto è diventato professore di chimica presso il Liceo di Reggio Emilia ed è entrato in contatto, a Modena, con il circolo liberale dei fratelli Menozzi.

È molto interessato alle teorie del tedesco Justus von Liebig sul guano. Tema che interessa anche Camillo Benso, conte di Cavour: i due entrano in contatto. Nel 1848 partecipa alla stagione rivoluzionaria e, da Modena, è costretto a riparare a Torino, inseguito da una condanna a morte del suo Duca.

A Torino diventa professore di Chimica e Fisica presso il Collegio Nazionale. Nei mesi successivi inizia una notevole attività pubblicistica che lo porta a scrivere i "Principi elementari di chimica minerale" (1850), i "Principi elementari di chimica organica" (1851) e a tradurre le "Lezioni di chimica agraria" di Faustino Malaguti (1851), il "Corso elementare di chimica" di Henri-Victor Regnault (1851-1852) e, infine, le "Lettere prime e seconde sulla chimica e sulle applicazioni all’agricoltura, alla fisiologia, alla patologia, all’igiene e alle industrie" di Liebig.

In quel medesimo anno Francesco Selmi viene invitato da Cavour a recarsi in Sardegna per le ricerche sul guano. La trasferta costa a Selmi una grave malattia. Guarisce e i risultati della ricerca vengono pubblicati nel 1856 su Il Nuovo Cimento, la rivista fondata l’anno prima da Carlo Matteucci e Raffaele Piria.

Intanto, però, studia i sistemi colloidali, che hanno caratteristiche intermedie tra una soluzione omogenea (quella formata, per esempio, dallo zucchero che si scioglie in acqua) e una dispersione eterogenea (quella formata, per esempio, da olio e acqua). Con i suoi studi, Selmi contribuisce non solo a definire criteri di distinzione tra soluzione e sistema colloidale, ma getta le basi per primo della chimica dei colloidi, prima che lo scozzese Thomas Graham, tra il 1861 e il 1864, proponga il nome di colloide e definisca nei dettagli la nuova branca chimica.

Selmi studia anche la chimica della decomposizione dei cadaveri e caratterizza il diammine tossiche. Suscita notevole interessa, in Italia e fuori d’Italia, l’invenzione di una nuova pila, a triplice contatto. In collaborazione con Ascanio Sobrero scopre il tetracloruro di piombo (PbCl4). Nel 1857 fonda, con Giuseppe Clementi, Il Tecnico. Periodico mensile per le applicazione delle scienze fisiche a usi sociali, indirizzato principalmente ai Comuni, agli Istituti Tecnici, agli agronomici, ed alle officine industriali. Tra il 1868 e il 1881 pubblica una monumentale "Enciclopedia di chimica scientifica e industriale", in 11 volumi più tre volumi di supplemento.

Nel 1859 torna a Modena e diventa Rettore della locale università. Chiude la carriera come docente di chimica all’Università di Bologna. Grazie alle sue conoscenze di Dante, è chiamato a far parte della Commissione per i Testi di Lingua, costituita nel 1860 da Carlo Farini. Ma, intanto, è tornato alla politica attiva.

Dopo l’avvenuta unità d’Italia viene nominato Ministro della pubblica istruzione.

Nel 1881muore dopo essersi infettato con un animale contaminato mentre sta eseguendo studi sulla tossicologia del tifo.

Ho ricevuto con somma soddisfazione la lettera che mi fa avere la S. V., superata la malattia che lo aveva condotto alle porte della tomba. Spero ch’ella recupererà in breve e salute e forze, e ch’ella potrà ricominciare a dedicare le sue rare conoscenze scientifiche allo sviluppo economico dell’isola di Sardegna (Camillo Benso, conte di Cavour)

Latte

Un esempio di colloide: il latte