Un'accurata analisi, condotta con i metodi più recenti, di alcune immagini raccolte dal telescopio spaziale Hubble tredici anni fa ha permesso di individuare i corpi di un sistema planetario allora sfuggiti agli astronomi.
E' da circa quattro anni che sappiamo che intorno a HR 8799, una stella distante 130 anni luce dalla Terra, orbitano quattro pianeti. Li ha individuati Christian Marois (National Research Council – Canada) analizzando con i suoi collaboratori le immagini infrarosse raccolte dagli osservatori terrestri Keck e Gemini North. Per riuscire a determinare con precisione le loro orbite è necessario disporre di osservazioni che coprano un significativo arco temporale. Dato che, però, i tre più esterni per orbitare intorno alla stella impiegano – approssimativamente – tra i 100 e i 400 anni, è evidente come la faccenda sia piuttosto complicata.
A dare un notevole aiuto ci ha pensato
nel 2009 David Lafrenière (Università di Montreal), che ha
individuato i pianeti più esterni di HR 8799 in immagini raccolte
nel 1998 dalla fotocamera infrarossa di Hubble (NICMOS). Una nuova
analisi delle stesse immagini effettuata recentemente da Remi Soummer
(Space Telescope Science Institute) e di prossima pubblicazione su
Astrophysical Journal ha pienamente confermato la presenza dei
tre pianeti. Questo significa che possiamo disporre di osservazioni
attendibili spaziate di dieci anni che ci permettono di ricostruire
gli spostamenti dei tre pianeti e determinarne le orbite. Per questa
analisi si è perfezionato il metodo innovativo ideato da Lafrenière
con cui si riesce a rimuovere l'alone luminoso della stella mettendo
così in vista gli oggetti planetari altrimenti nascosti dal bagliore
dell'astro.
Una tecnica che non solo si è mostrata
di grande aiuto per HR 8799 e il suo sistema planetario, ma che,
applicata ai 20 anni di osservazioni dell'archivio di Hubble,
potrebbe riservare altre gradite sorprese.
