fbpx Nucleare per lo sviluppo sostenibile | Page 2 | Scienza in rete

Nucleare per lo sviluppo sostenibile

Primary tabs

Read time: 2 mins

"Noi nucleari proponiamo un patto col diavolo: possiamo fornire energia a condizione che le società future assicurino una stabilità politica e istituzioni quali mai si sono avute finora." Alvin Weinberg, il famoso fisico statunitense, aveva ben presente gli effetti negativi di un uso improprio della tecnologia nucleare. Quali possono essere, invece, i possibili benefici?

L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) sta lavorando per applicare la tecnologia nucleare allo sviluppo sostenibile, in particolare a quattro delle sette aree identificate da Rio+20 come prioritarie: energia, cibo, acqua e oceani. Vediamo come.

ENERGIA

Garantire prezzi accessibili per l'energia è essenziale per il conseguimento di qualsiasi obiettivo di sviluppo. L'AIEA si impegna ad aiutare i paesi a identificare i loro fabbisogni energetici attuali e futuri, predisponendo piani adeguati per soddisfare queste esigenze. Se i paesi scelgono di produrre energia nucleare, l'AIEA li aiuterà a farlo in modo sicuro, economico e sostenibile, verificando che essa sia effettivamente utilizzata soltanto per fini pacifici.

CIBO

Alcune tecniche nucleari permettono il miglioramento delle colture, della riproduzione e della nutrizione del bestiame e il controllo dei parassiti e delle malattie animali e vegetali.

ACQUA

Diverse applicazioni vengono utilizzate per mappare e gestire in maniera efficace e sostenibile le risorse idriche del territorio. Altre ancora migliorano l'efficienza nel consumo di acqua in agricoltura.

OCEANI

Varie metodologie garantiscono una migliore gestione degli ambienti marini. Altre permettono di monitorare e valutare gli effetti dei cambiamenti climatici sugli oceani e di validare i modelli climatici globali e di circolazione oceanica.

I nuovi reattori, quelli di terza e quarta generazione (disponibili non prima del 2025), sono  decisamente innovativi e competitivi. Tuttavia è lecito chiedersi, come più volte evidenziato dal premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, se potrà mai esistere un nucleare davvero sicuro e senza produzione di scorie. A poco più di un anno dal disastro di Fukushima, la Conferenza di Rio+20 permetterà di fare maggiore chiarezza sul futuro che vogliamo

Autori: 
Sezioni: 
Canali: 
Dossier: 
Indice: 
Rio+20

prossimo articolo

Quando il genere cambia la ricerca

Il premio ATENƏ del CNR valorizza la gendered innovation, premiando i tre migliori prodotti scientifici che abbiano inglobato nel proprio disegno la prospettiva di genere. I lavori premiati appartengono ai tre diversi settori ERC, cioè Scienze fisiche e ingegneria, Scienze della vita e Scienze umane e sociali, e sono esempi di come l’integrazione della prospettiva di genere fornisca risultati che rispondono maggiormente ai bisogni della società e del mondo produttivo.

Immagine di Freepik

I manichini utilizzati più comunemente per i crash test riproducono l’anatomia del corpo medio maschile. Per rappresentare i corpi femminili, si utilizza una versione in scala ridotta di questi stessi manichini. Quando si testa la sicurezza delle automobili, quindi, non ci sono manichini che modellino le forme femminili né la loro tolleranza alle lesioni, la biomeccanica, l'allineamento della colonna vertebrale e così via. La conseguenza è che le donne riportano lesioni più gravi degli uomini in incidenti analoghi.