fbpx NMS: Croce ambasciatore ricerca sul cancro al Quirinale | Page 3 | Scienza in rete

NMS: Croce ambasciatore ricerca sul cancro al Quirinale

Primary tabs

Read time: 3 mins

 

Comunicato stampa


 

È toccato al Prof. Carlo Croce, Vice Presidente con delega alla direzione scientifica del Centro Ricerche di Nerviano (MI) e Direttore dell'Istituto di Genetica presso il Comprehensive Cancer Center dell’Ohio State University, il prestigioso ruolo di ambasciatore della ricerca italiana in ambito oncologico nel mondo oggi al cospetto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Palazzo del Quirinale, in occasione della Giornata Nazionale della Ricerca sul Cancro.

Suo il compito quest’anno, alla testa di un gruppo di 30 ricercatori italiani tra i più noti e insigniti nel panorama scientifico internazionale, tra i quali anche la Senatrice a vita Elena Cattaneo, di presentare lo "stato dell'arte" della ricerca oncologica all’interno dell’importante cornice istituzionale, valorizzando in particolare il ruolo e il futuro delle cosiddette “targeted therapy”, i trattamenti personalizzati che già oggi e sempre più in futuro offriranno possibilità di cura e di miglioramento della qualità di vita dei pazienti oncologici per specifiche tipologie di tumori.

Il Prof. Croce nel suo intervento ha posto l’accento soprattutto sul rilevante contributo della ricerca italiana – o sviluppata da italiani – in questo campo della medicina, sulla scorta anche della sua esperienza diretta e personale nel ruolo di guida scientifica del Centro Ricerche di Nerviano (NMS). Il centro, rilevato nel 2010 da Regione Lombardia e coordinato per tramite della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, è oggi un riferimento importante e internazionale nel settore della terapia personalizzata e l’unico in Italia in grado di coprire autonomamente l’intera filiera di ricerca e sviluppo di farmaci in oncologia, dall’idea di base fino al farmaco somministrato ai pazienti.

Anche sotto la sua direzione scientifica, in questi anni NMS ha capitalizzato le sue scoperte concludendo diversi accordi commerciali con aziende farmaceutiche di riferimento in ambito internazionale, quali Genentech (Gruppo Roche), Novartis e Servier, e con biotech come l’americana Ignyta. I contratti sottoscritti hanno consentito di avviare delle attività cliniche come ad esempio quelle relative al farmaco che ha come bersaglio le chinasi ALK, ROS e TRKA, e che rappresenta una storia tutta italiana: dal bersaglio, al farmaco, al paziente. Infatti, proprio i ricercatori di Nerviano hanno scoperto che la chinasi TRKA, quando è riarrangiata, gioca un ruolo fondamentale in un sottogruppo di tumori al colon. La molecola è attualmente in fase di sperimentazione clinica a Milano presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori e l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda in pazienti con tumori al polmone, al colon e altri tumori con riarrangiamenti di queste chinasi. Nel 2014 è stata trattata la prima paziente con un tumore al colon metastatico positivo per TRKA che ha risposto al farmaco del centro di ricerca di Nerviano, confermando la validità dell’approccio terapeutico che potrà tradursi in un beneficio reale per molti pazienti.

Ufficio Stampa Nerviano Medical Science

Giornata Nazionale della Ricerca sul Cancro

Sezioni: 

prossimo articolo

Le auto elettriche sono inevitabili, per fortuna

posteggio auto elettrica

La modifica del divieto europeo di vendita dal 2035 di auto termiche ci dà l'opportunità di guardare ai dati degli ultimi anni e capire che la transizione verso l'auto elettrica è ormai ineluttabile. Costa sempre meno, aumentano i punti di ricarica e se ne producono sempre di più. Ora le case automobilistiche europee dovranno ridurre le emissioni allo scarico del 90% e non più del 100%: ma, anche se un quota potrà essere coperta da e-fuel, biocarburanti e acciaio a più basse emissioni, il grosso dovrà necessariamente provenire dall'elettrico.

Immagine: Pixabay

L’obbligo europeo di non vendere più auto a combustione interna dal 2035 in poi è stato modificato. Sia chiaro, secondo la vecchia indicazione, dal 2035 in poi si sarebbe comunque potuto circolare ancora con auto a benzina: lo stop era previsto solo per la vendita. Proprio per rendere graduale il passaggio. Ora non più.